Recensione Huawei Mate 50 Pro, display e fotocamere i punti di forza

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Huawei Mate 50 Pro è il cameraphone che stavamo aspettando, un prodotto eccellente sotto molteplici punti di vista, con i plus rappresentati sicuramente dal display e da un comparto fotografico di altissimo livello, ben superiore alle dirette concorrenti nella maggior parte delle occasioni. Vediamolo da vicino nella nostra recensione completa

 

Design e Estetica

Il prodotto presenta un form factor ed un design letteralmente iconici, il modulo delle fotocamere circolare è esteticamente gradevole ed elegante, il suo essere di relative grandi dimensioni permette di creare un piano d’appoggio, che permetterà al dispositivo di non traballare una volta che verrà toccato. Ad impreziosire il tutto troviamo una finitura in vetro opaco davvero eccellente, con un’ottima oleofobicità, ed in grado di conferire un’eleganza sopraffina. I bordi leggermente spioventi, che emulano la parte anteriore, favoriscono la presa rendendolo meno duro e spigoloso.

Le dimensioni dello Huawei Mate 50 Pro sono allineate con le aspettative e le tendenze attuali, più precisamente raggiunge 162,1 x 75,5 x 8,5 millimetri di spessore, con un peso di 209 grammi. Non è chiaramente uno smartphone facile da maneggiare, è forse leggermente più spesso della concorrenza, senza però eccedere. Il frame metallico include, sul lato destro, i tasti di accensione/spegnimento e del volume, mentre inferiormente l’altoparlante fisico, il carrellino delle SIM e la porta USB type-C 3.1 (con uscita video).

 

Hardware e Specifiche

Il pannello è da 6,74 pollici di diagonale, un bellissimo OLED con risoluzione 2616 x 1212 pixel (regolata automaticamente per il consumo dell’energia) e 1,07 miliardi di colori. A conti fatti è uno dei migliori display in circolazione, eccellente il rapporto schermo/corpo, con bordi ridottissimi, i dettagli e la nitidezza generali sono letteralmente sopraffini, i colori sono precisi in ogni sfumatura, mai troppo contrastati o saturi. Oltre a questo gode di un refresh rate automatico fino a 120Hz, per una maggiore fluidità, ed una frequenza di campionamento al tocco di 300Hz, per una reattività migliore nella ricezione degli input.

Il processore è il Qualcomm Snapdragon 8+ Gen1, un octa-core con frequenza di clock a 3,2GHz, affiancato da una GPU Adreno 730; la configurazione si completa con 8GB di RAM LPDDR5 e 256GB di memoria interna UFS 3.1, che potrà essere incrementata mediante l’integrazione delle nanoMemory proprietarie di Huawei (no microSD). Le prestazioni, a conti fatti, sono da top di gamma assoluto, senza tentennamenti con qualsiasi gioco o applicazione di vario genere; allo stesso modo non scalda particolarmente nella parte posteriore, anche nelle sessioni più intense.

Lo sblocco del terminale può avvenire in due modi, sfruttando il sensore per le impronte digitali incastonato sotto il display, o il riconoscimento del viso 3D. Indipendentemente dalla modalità selezionata, ci troviamo di fronte ad una eccellente velocità di sblocco, che permette di accedere con assoluta rapidità al sistema, senza ritardi di vario genere. Da notare che lo sblocco del viso è 3D, grazie alla presenza della fotocamera ToF frontale, risultando molto più preciso e sicuro di tutti gli altri dispositivi in commercio.

Il carrellino delle SIM ospita due slot, di cui uno per la nanoMemory, ma con la possibilità comunque di inserire anche la doppia SIM. La connettività di Huawei Mate 50 Pro si ferma al 4G (il SoC non è compatibile con il 5G), passando comunque per il WiFi 6 dual band, il bluetooth 5.2, il chip NFC e la USB type-C 3.1 (manca il jack da 3.5mm), aggiungendo l’emettitore ad infrarossi e la certificazione IP68 (resistenza ad acqua, anche immersione). L’audio è stereo, viene sfruttata anche la capsula auricolare, raggiungendo un volume massimo sufficiente per un ambiente da 30 metri quadrati circa; la resa è complessivamente ottima, con dettaglio e nitidezza allineati con i top di gamma, buoni i bassi.

 

Fotocamera, sistema operativo e batteria

Il comparto fotografico è composto da 3 sensori posteriori suddivisi in un principale da 50 megapixel con apertura variabile tra F1.4 F4 (e stabilizzazione ottica), uno zoom 3.5X da 64 megapixel con apertura F3.5 ed una grandangolare da 13 megapixel con apertura F2.2.

In condizioni di forte luminosità le immagini sono tra le migliori che abbiamo mai visto, i dettagli e la nitidezza sono di livello estremamente elevati, lo scatto è rapidissimo, grazie ad una messa a fuoco precisa ed affidabile, le forti luci vengono gestite alla perfezione (mai hanno bruciato la scena inquadrata), con un buon bilanciamento del bianco e colori sempre perfetti, catturati fedelmente con tutte le sfumature.

 

Riducendo la luce generale abbiamo notato qualche artificio grafico che può stonare leggermente con l’estrema qualità, ma sono comunque dettagli. Il rumore digitale arriva molto tardi, la stabilizzazione ottica fa il suo dovere riducendo al minimo le situazioni di micro-mosso, i colori sono sempre fedeli con tutte le sfumature riprodotte, e l’accoppiata dettaglio/nitidezza non delude le aspettative.

video vengono girati al massimo in 4K a 60fps, con risoluzione compatibile con qualsiasi sensore. La messa a fuoco è fulminea e perfetta in ogni condizione di luce, la stabilizzazione è ottima, non pienamente al livello di tutti i concorrenti, ma comunque permette di realizzare video stabili senza alcuna difficoltà.

Anteriormente è stato posizionato un sensore da 13 megapixel, che riesce a gestire eccellenti effetti bokeh, grazie alla presenza del sensore ToF; i dettagli sono precisi e la nitidezza di buon livello su tutta l’ampiezza del fotogramma. I colori sono fedeli, forse leggermente più saturi delle camere precedenti, il comparto è in generale eccellente ed assolutamente completo, con la presenza di uno Zoom 3.5x di ottima qualità.

Il sistema operativo è basato su Android 12, con personalizzazione grafica EMUI 13.0 e patch di sicurezza aggiornate al 1 marzo 2023. Il software è stato fortemente migliorato nel corso del tempo, è reattivo, fluido e quasi esente da lag; non presenta novità particolari rispetto ai modelli delle precedenti recensioni, troviamo i servizi Huawei con l’AppGallery (con un numero sempre più grande di app compatibili), il SuperHub, la compressione dei file e delle app per risparmiare spazio, l’apertura rapida del widget con uno swipe sull’icona, l’always on display personalizzabile e le gestures.

Al netto di tante (troppe) applicazioni pre-installate o consigliate, da elogiare la presenza di GBox, un software molto utile che permette di scaricare e di accedere alle applicazioni di Google, o meglio alle app che richiedono i GMS. Il suo utilizzo è semplicissimo, basta scaricarlo, effettuare il login al profilo Google e concedere i permessi, in men che non si dica potrete accedere a YouTube, GDrive, GNews, Google e tanti altri, tutto gratuitamente e con una interfaccia molto chiara e dedicata.

La batteria è un componente da 4700mAh, con supporto alla ricarica rapida a 66 watt, ricarica wireless a 50 watt ed inversa a 5 watt. L’autonomia raggiunge senza problemi i due giorni consecutivi di utilizzo, il SoC gestisce bene il consumo energetico, garantendo una durata complessivamente un filo superiore alla media.

 

Huawei Mate 50 Pro – conclusioni

In conclusione Huawei Mate 50 Pro è uno dei migliori cameraphone disponibili sul mercato, un prodotto che fa del comparto fotografico, del display e dell’estetica (con un occhio alle prestazioni) i suoi punti di forza, mostrando però alcuni limiti. In primis l’assenza del 5G, sebbene non sia così diffuso in Italia, su uno smartphone premium l’utente lo aspetta, per il resto può rappresentare la più valida alternativa per coloro che vogliono un modello differente da Android o iOS.

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