Marvel’s Spider-Man 2 rappresenta forse il progetto più ambizioso di Insomniac Games nei vari capitoli dedicati all’Uomo Ragno, dopo l’ottimo successo di Miles Morales, gli sviluppatori hanno voluto creare il giusto connubio tra le parti portano solo su PS5 un titolo che potesse essere davvero next-gen nel comparto grafico, ma che allo stesso tempo potesse estendere l’esperienza messa a disposizione all’utente finale. Ci saranno riusciti? scopriamolo assieme nella recensione completa.
Trama
Al centro del titolo troviamo Peter Parker, personaggio iconico di cui non racconteremo nel dettaglio la storia, che protegge le strade di New York da ormai otto anni, che divide questo dovere e compito con Miles Morales, esatto lo stesso personaggio che ne ha assunto le vesti nel capitolo precedente, quando Parker si era preso una vacanza. Un dualismo che si protrae per tutta l’esperienza andando a creare due storie parallele, che spesso si incrociano non permettendo mai di perdere il filo della narrazione.
Il ritmo parte molto lento, gli sviluppatori hanno voluto iniziare a costruire l’ecosistema narrativo cercando di stabilire e saldare sin da subito le relazioni, con il ritorno di Osborn a New York, e la sua perfetta integrazione nella rete di amicizie o conoscenze già presenti, che coinvolgono Miles Morales e Mary Jane, ma anche tanti altri. In un mondo idilliaco ed in parte perfetto, giunge Kraven, l’antagonista per eccellenza, che cercherà di minare le sicurezze dei vari protagonisti, anche grazie a Venom, pronto ad entrarne direttamente in possesso.
Non vogliamo spoilerare assolutamente nulla di ciò che troverete in Marvel’s Spider-Man 2, vi possiamo dire sin da subito essere uno dei titoli con la migliore narrazione di sempre, una narrativa che dovrebbe essere assolutamente ripresa ed imparata da tanti altri sviluppatori, che non sembra sbagliare nemmeno una virgola in tutta la propria produzione.
Grafica
Il capitolo dedicato a Miles Morales rappresentava già uno dei punti più alti mai raggiunti su PS5, Insomniac Games è riuscita ad alzare nuovamente l’asticella, con forti miglioramenti nella complessità geometrica, nei modelli 3D, nelle texture e nella conta poligonale, tutte migliorie atte a rendere la città più viva, ricca e densamente abitata. New York ha sempre il proprio fascino, ed anche in Marvel’s Spider-Man 2 riesce ad esprimere tutto il potenziale, sopratutto nelle ore notturne, quando luci ed ombre la fanno da padrone (come il luna park).
I personaggi in sé sono perfetti, per quanto riguarda i principali, meno i comprimari, non tanto coloro che si possono trovare per strada, per intenderci, quanto proprio coloro che compaiono più raramente. Piccoli dettagli che non vanno minimamente a minare l’estrema cura nella realizzazione del titolo, che gode di una direzione artistica assolutamente encomiabile, e tra le migliori in circolazione.
Meccanica di gioco e Gameplay
L’esperienza fornita da Marvel’s Spider-Man 2 si articola come al solito in una storia principale inframezzata da una serie di missioni secondarie che non vanno a modificare troppo la struttura a cui siamo stati abituati in passato (o nei titoli della stessa Insomniac), senza però eccellere da un punto di vista narrativo, ovvero non riescono a creare le giuste deviazioni dalla storia principale (ed il cui unico scopo paiono essere costumi, gettoni e ricompense in generale).
I miglioramenti più grandi li ritroviamo senza dubbio nel gameplay, condito con una grandissima varietà (che spezza la monotonia lamentata con il capitolo precedente), ciò porta ad una maggiore varietà di situazioni, con rompicapi, ostacoli e missioni che vanno ad incrementare l’abilità del singolo personaggio, intersecandosi alla perfezione tra di loro, e facendo la propria comparsa quando meno ve lo aspettate. Non mancano le solite missioni secondarie presenti in ogni quartiere, che portano ad un incremento nel livello dello stesso, con benefici notevoli: maggiori ricompense o più semplicemente il viaggio rapido (sbloccabile solo in questo modo, non con la storia principale).
Parlando di gameplay, invece, l’esperienza offerta pad alla mano è praticamente perfetta, può essere facilmente personalizzata a piacimento dal giocatore, ma allo stesso tempo sfrutta senza difetti i feedback aptici, il motion control o il grilletto adattivo del DualSense di PS5. La progressione del personaggio è sottolineata da un aumento delle abilità effettivamente a disposizione del giocatore, a partire comunque dalla presenza della tuta alare, che permette di planare tranquillamente su lunghissime distanze. Il tutto può essere scelto dall’utente sfruttando i tre alberi di abilità, suddivisi in uno a testa per i due personaggi, a cui si aggiunge il condiviso tra gli stessi, mediante i quali è possibile migliorare le tecniche di combattimento, determinate funzionalità, mobilità all’interno di New York e similari.
Il livello di difficoltà non è particolarmente elevato, sebbene comunque possa essere impostato direttamente all’inizio dell’esperienza, con un sistema di combattimento ai limiti della perfezione, che si basa sulle classiche movenze e tecnologie di base già viste in passato, con l’introduzione della parata, premiando così gli utenti particolarmente attenti al giusto tempismo per difendersi da i nemici. A questi si possono aggiungere i gadget, sbloccabili in un qualsiasi momento con gettoni e componenti tecnologici, e la totale somiglianza tra i due personaggi, se non per il Picco, una funzionalità che viene sbloccata solamente nel prosieguo dell’avventura. Meno importante lo stealth rispetto ai capitoli precedenti, tutto a favore di una maggiore dinamicità dell’azione, un numero incrementale di boss fight, condite con sessioni ed enigmi via via più difficili che richiederanno qualche minuto per venire completamente sbloccati. In termini di longevità l’esperienza è più che adeguata, infatti il gioco si completa senza problemi in meno di 40 ore, più che indicata per la tipologia di titolo a disposizione dell’utente finale.
Marvel’s Spider-Man 2: conclusioni
In conclusione Marvel’s Spider-Man 2 è un titolo perfetto sotto molteplici punti di vista, a partire da una narrazione unica nel proprio genere, caratterizzata finalmente da una grafica next-gen, un frame rate sempre stabile, miglioramenti importanti nel gameplay, ed una buona varietà nelle missioni secondarie o similari. I passi in avanti si vedono e si sentono, per alcuni utenti si poteva forse fare qualcosa di più, ma a conti fatti la base di partenza era già particolarmente importante.