Recensione Oppo Reno 7: il design è eccezionale

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Oppo Reno 7 rappresenta l’attacco dell’azienda orientale alla fascia medio-bassa, mettendo a disposizione degli utenti un prodotto relativamente economico, in vendita a 329 euro di listino, e puntando fortissimo sull’identità, ovvero su un design iconico, unico e distinguibile. Vediamolo assieme nella nostra recensione completa.

 

Design e Estetica

Esteticamente il prodotto è assolutamente elegante, grazie ad una cover posteriore in fibra di pelle, almeno nella colorazione arancione fornita per la prova. Questa conferisce un’aura accattivante che spinge in parte sull’essere sportivo, senza però allontanarsi dal primo aggettivo con cui lo abbiamo definito. Il modulo delle fotocamere è abbastanza ampio, ma non troppo in rilievo rispetto alla back cover.

Le dimensioni sono uno dei suoi punti di forza, poiché raggiungono 159,9 x 73,2 x 7,49 millimetri, con un peso di circa 175 grammi. E’ chiaramente difficile pensare di utilizzarlo con una sola mano, ma è altrettanto complesso trovare un altro smartphone tanto sottile e leggere, pur mantenendo un display anteriore sufficientemente ampio.

L’ergonomia è ottima, sebbene il frame sia in metallo (molto robusto), grazie proprio all’eccellente back cover. Sui bordi troviamo tutta la connettività, con i pulsanti per il volume, il tasto di accensione/spegnimento, il carrellino delle SIM e l’altoparlante, senza dimenticarsi del jack da 3,5mm. L’Oppo Reno 7 presenta infine certificazione IPX4 di resistenza agli schizzi d’acqua.

 

Hardware e Specifiche

Il pannello anteriore è da 6,43 pollici di diagonale, un AMOLED con risoluzione FullHD+ (2400 x 1080 pixel), rapporto schermo/corpo 91,8%, 409 ppi e rapporto d’aspetto 20:9. Le cornici sono sufficientemente sottili, nel tentativo di offrire un’esperienza più immersiva e con meno interruzioni. Qualitativamente lo possiamo ritenere un display discreto, con dettagli e nitidezza più che sufficienti, per la fascia di prezzo di appartenenza; i colori sono ben tarati, la profondità di 8 bit garantisce anche una gamma dinamica sufficiente, ed una luminosità massima più che adatta per l’utilizzo sotto la luce solare diretta.

La protezione Gorilla Glass 5 lo ripara da urti e graffi, a limare i piccoli limiti tecnici, corre invece in aiuto la frequenza di aggiornamento 90Hz, offrendo una maggiore fluidità generale (non supporta valori intermedi). Gli input vengono ricevuti alla perfezione, lo smartphone è reattivo dato il touch sampling 180Hz.

Sotto il cofano trova spazio il processore Qualcomm Snapdragon 680 4G, un octa-core con frequenza di clock a 2.4GHz, affiancato dalla GPU Adreno 610. La configurazione di base prevede 8GB di RAM LPDDR4X e 128GB di memoria interna UFS 2.2, espandibili tramite microSD. La velocità di esecuzione non si allontana troppo dalla fascia di prezzo, l’avvio delle applicazioni è abbastanza rapido, il multitasking non presenta segni di cedimento, il gaming è limitato ovviamente entro certi limiti. Nelle sessioni più concitate, non scalda nella parte posteriore, dimostrando una buonissima dissipazione.

Lo sblocco può avvenire in due modi, sfruttando il sensore per le impronte digitali sotto il display, ed il riconoscimento del viso 2D. In entrambi i casi la velocità di accesso al sistema è ottima, non abbiamo riscontrato rallentamenti o negativi particolari da segnalare, rispetto a quanto siamo solitamente abituati a vedere.

Il carrellino delle SIM integra 2 slot, utilizzabili per le due nanoSIM o per l’espansione di memoria (fino a 1TB) + SIM. La connettività è rappresentata dal 4G, WiFi 802.11 ac dual band, bluetooth 5.1, chip NFC e GPS. L’audio è solamente mono, viene sfruttato lo speaker inferiore per un volume massimo più che sufficiente per soddisfare le esigenze di un ambiente da 20 metri quadrati. La resa è discreta, tutte le frequenze sono abbastanza chiare e nitide.

 

Fotocamera, sistema operativo e batteria

Il comparto fotografico è composto da 4 sensori differenti, suddivisi in un principale da 64 megapixel con apertura F1.7, un bianco e nero con apertura F2.4, un microscopio da 2 megapixel con apertura F2.4, ed una frontale da 32 megapixel con apertura F2.4. Una caratteristica atipica e particolare, la individuiamo nell’utilizzo del led circolare posto attorno alla microscopica, può difatti essere utilizzato come LED di notifica (a patto che lo smartphone resti capovolto).

In condizioni di forte luminosità le immagini sono ottime per la fascia di prezzo di appartenenza, in termini di dettaglio e nitidezza sull’intero fotogramma. I colori sono ben bilanciati e tarati, non notiamo un contrasto eccessivo, con un bilanciamento del bianco ed una saturazione che seguono alla perfezione la realtà della scena inquadrata. Una leggera difficoltà l’abbiamo notata nella gestione delle forti luci, ma solamente in rarissime occasioni.

Riducendo la luce generale, la qualità degli scatti va calando, poiché il rumore digitale si vede subito, e si rischia di realizzare uno scatto mosso, data l’assenza dello stabilizzatore ottico sul sensore. La stessa difficoltà è stata riscontrata con le forti luci, mentre dettagli, nitidezza e contrasto sono in linea con la scena inquadrata. Il sensore microscopico è divertente, ma comunque fine a sé stesso.

video vengono registrati solamente in FullHD 30fps, l’autofocus funziona bene in ogni condizione di luce, non è mai nervoso o troppo “scattoso”. La stabilizzazione, che ricordiamo essere solamente elettronica, è sufficiente, risulta essere abbastanza complesso riuscire a registrare video stabili a mano libera, sopratutto camminando.

Nella parte anteriore è stato integrato un sensore da 32 megapixel, un Sony IMX709, dalla resa complessivamente sufficiente. Le immagini sono discrete in ogni condizione di luce, con dettagli e nitidezza abbastanza precisi; ottimo l’effetto bokeh, lo scontornamento del soggetto non presenta difetti particolari, riuscendo ad inquadrare anche figure abbastanza complesse.

Il sistema operativo è Android 12, con patch di sicurezza di Aprile 2022, e ColorOS 12.1. L’interfaccia è una delle più fluide e complete, non presenta lag o rallentamenti di sorta; le funzioni raggiungibili sono sempre le stesse, parliamo quindi di menù laterale, scorciatoie, avvio di app o funzioni mantenendo la pressione sul sensore di impronte, finestre flessibili, espansione della RAM in via software, gestures, always on display o spazio gioco.

La batteria è da 4500mAh, con ricarica rapida a 33 watt, senza inversa o wireless; l’autonomia è molto buona, di un gradino superiore rispetto ai diretti concorrenti dello stesso segmento, e non solo. Nei nostri test, che ricordiamo essere in media di 3 ore e 30 minuti/ 4 ore di display attivo, siamo riusciti a raggiungere.

 

Oppo Reno 7: conclusioni

In conclusione Oppo Reno 7 è uno smartphone che convince sotto molteplici punti di vista, il design è eccellente, una cura ai dettagli ed ai materiali di costruzione che difficilmente troviamo altrove, affiancata da un ottimo display, la certificazione IPX4, una batteria dall’autonomia ottima ed un comparto fotografico che riesce a garantire buoni scatti con forte luminosità.

Dall’altro lato della medaglia, invece, troviamo una stabilizzazione elettronica sicuramente migliorabile, l’assenza della fotocamera grandangolare, del 5G e di un audio solamente mono.

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