Recensione Oppo Reno8 T – display e design i punti di forza

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Oppo Reno8 T è uno smartphone di fascia media, in vendita ad un prezzo che si aggira attorno ai 354,98 euro di listino, che punta molto forte sul comparto fotografico e sul display, mantenendo comunque un design iconico e distintivo (sopratutto con determinate colorazioni). Scopriamolo da vicino con la nostra recensione completa.

 

Estetica e Design

Disponibile in due colorazioni differenti, la più bella è sicuramente Sunset Orange, che presenta una finitura in pelle vegana, molto più classica invece la nostra, Midnight Black, con lavorazione Oppo Glow che conferisce un effetto metallico molto piacevole. La cover è realizzata in vetroresina, piacevole al tatto e sicuramente resistente, con una discreta oleofobicità (le impronte si vedono, ma non troppo). Il modulo delle fotocamere è diviso in due parti, di forma circolare e leggermente in rilievo, circondate da un inserto con finitura lucida, contro l’opacità del resto dello smartphone.

Le dimensioni non sono eccessive, infatti raggiunge 160,6 x 73,7 x 7,85 millimetri di spessore, con un peso che si aggira attorno ai 180,7 grammi. E’ un prodotto che si può tenere tranquillamente nella tasca dei pantaloni, senza appesantire troppo, dato che non è nemmeno eccessivamente scivoloso. Materiali di qualità conferiscono robustezza ed affidabilità, sul frame troviamo tutta la connettività, con i pulsanti fisici per il volume e accensione/spegnimento, mentre inferiormente una porta USB-C, il jack da 3,5mm e l’altoparlante fisico.

 

Hardware e Specifiche

Il display è un buon AMOLED da 6,43 pollici di diagonale, risoluzione FullHD+ (2400 x 1080 pixel), 409 ppi, rapporto d’aspetto 20:9 e protezione Gorilla Glass di quinta generazione. Il rapporto schermo/corpo del 90,8% porta con sé cornici relativamente sottili, più marcata sul lato inferiore, ed una qualità in linea con gli altri modelli del brand. I dettagli e la nitidezza sono molto buoni, mentre i colori tendono ad essere leggermente contrastati e saturi (sono a 8 bit). La luminosità massima è sufficiente per l’utilizzo sotto la luce solare diretta, troviamo una frequenza di campionamento al tocco da 120hz ed una frequenza di aggiornamento (refresh rate) a 90hz, per incrementare la fluidità e reattività generale.

Sotto il cofano è stato integrato un processore MediaTek Helio G99, un octa-core con frequenza di clock a 2,2GHz, affiancato da una configurazione che prevede 8GB di RAM LPDDR4x e 128GB di memoria interna UFS 2.2 (espandibile fino a 1TB). Le prestazioni sono discrete, lo smartphone svolge senza alcuna difficoltà tutte le operazioni di base, ed in parte anche il gaming. Non scalda nella parte posteriore, anche quando sollecitato, è fluido e senza rallentamenti da segnalare.

Lo sblocco del dispositivo avviene sfruttando il sensore per le impronte digitali, posizionato sotto il display (forse troppo in basso) , oppure il riconoscimento del viso 2D. A prescindere dalla strada imboccata dall’utente, l’accesso al sistema è rapido ed in linea con quanto siamo solitamente abituati a trovare in dispositivi della medesima fascia di prezzo (inferiore ai 500 euro).

L’Oppo Reno8 T non è uno smartphone 5G, il carrellino delle SIM permette l’inserimento di due SIM, con possibilità di espandere la memoria interna. La connettività tocca il WiFi 802.11n dual band, bluetooth 5.3, NFC e chip GPS; come anticipato, è presente il jack da 3,5mm, gode infine di certificazione IPX54. L’audio è stereo, vengono sfruttati l’altoparlante fisico e la capsula auricolare, sino a raggiungere un volume superiore del 40% al normale (modalità Ultra Volume); il dettaglio e la nitidezza rispecchiano alla perfezione la fascia di prezzo, senza spiccare o distinguersi.

 

Fotocamera, Sistema operativo e Batteria

Il comparto fotografico è composto da 3 sensori differenti, un principale da 100 megapixel, con apertura F2.2, un bianco e nero da 2 megapixel con apertura F2.4, ed una macro da 2 megapixel con apertura F2.4. Il set è discreto, sopratutto grazie alla camera principale, anche se a conti fatti si sente la mancanza della presenza di un ultra grandangolare.

In condizioni di forte luminosità le immagini sono complessivamente discrete e allineate con la fascia di prezzo di posizionamento, sono leggermente carenti nei dettagli e nella nitidezza generali, ma riescono a compensare con una buona taratura dei colori, non particolarmente saturi o contrastati. Le forti luci vengono gestite molto bene, come anche il bilanciamento del bianco risulta essere esente dai difetti.

Riducendo la luce, invece, gli scatti mostrano una buona propensione al mantenimento di un dettaglio e nitidezza elevati, una resa quasi migliore di quanto abbiamo visto con forte luminosità. Il rumore digitale tarda ad arrivare, il micromosso non è così facile realizzarlo. Il bilanciamento del bianco riesce a restituire un ottimo spaccato della scena inquadrata, con le forti luci gestite alla perfezione.

Anteriormente è stato posizionato un sensore da 32 megapixel con apertura F2.0, dalla discreta qualità generale. Il viso è leggermente slavato e non sempre preciso quanto vorremmo vedere, ma allo stesso tempo i dettagli dello scatto sono ottimi e nitidi, con colori forse troppo spenti.

video vengono registrati al massimo in FullHD a 30fps, una limitazione importante, considerando ciò che il mercato è in grado di offrire. L’autofocus funziona molto bene, non scatta, né risulta essere troppo nervoso con scarsa luce; la stabilizzazione è complessivamente buona, non è una delle migliori, ma riesce perfettamente a fornire un video sufficientemente stabile anche per un utente che non ha la mano particolarmente ferma.

Il sistema operativo è Android 13, con personalizzazione grafica ColorOS 13 e patch di sicurezza aggiornate a Aprile 2023. L’interfaccia è sempre la classica ColorOS, vista versione leggermente modificata sul Realme 11 Pro, una soluzione fluida che garantisce una buona dose di personalizzazione, e non presenta bug particolari. Tra le funzioni più interessanti troviamo l’always on display, lo schermo diviso, l’avvio rapido tramite il sensore per le impronte, la barra laterale intelligente e le finestre flessibili (ne abbiamo indicate solo alcune). La batteria è un componente da 5000mAh con ricarica rapida a 33 watt, senza wireless o inversa (è presente il caricabatterie adeguato in confezione). L’autonomia è più che sufficiente per utilizzare lo smartphone per due giorni consecutivi, risultando di un livello leggermente superiore rispetto alla media, senza però raggiungere i battery phone.

 

Oppo Reno8 T – conclusioni

In conclusione Oppo Reno8 T è uno smartphone che fa del design ed il display i suoi punti di forza, consigliatissima la versione in pelle vegana (peccato non averla potuta provare), conferisce eleganza e solidità con materiali di ottima qualità. Discorso simile per il pannello, un AMOLED dalla buonissima resa, con risoluzione elevata e refresh rate a 90hz.

Dall’altro lato della medaglia troviamo comunque mancanze importanti, soprattutto mirate sul 5G, sulla camera grandangolare e sull’impossibilità di registrare video in 4K. Considerando la concorrenza, si poteva fare di meglio.

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