Recensione Samsung Galaxy S24+: un buon compromesso

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Samsung Galaxy S24+ può essere considerato il giusto compromesso, la via di mezzo che tutti stavano aspettando tra il modello “base”, quale è appunto Galaxy S24, ed il top di gamma assoluto, Samsung Galaxy S24 Ultra. Un prodotto che, a prescindere da quanto appena scritto, viene commercializzato ad un prezzo di listino superiore ai 1000 euro, ed in grado di soddisfare la maggior parte delle aspettative dei consumatori. Vediamolo meglio da vicino con la nostra recensione completa.

 

Estetica e Design

Le dimensioni di Samsung Galaxy S24+ sono leggermente più compatte di tanti altri device in commercio, raggiungendo per la precisione 75,9 x 158,5 x 7,7 millimetri di spessore, con un peso di 196 grammi. E’ uno smartphone facilmente trasportabile ovunque si desideri, può essere praticamente utilizzato con una sola mano, ed allo stesso tempo si riesce ad inserire senza pensieri nella tasca dei pantaloni. Apprezziamo la capacità di Samsung di mantenere quasi inalterate le dimensioni del device, rispetto alla generazione precedente, pur integrando batteria e display più grande.

La scocca posteriore è realizzata in vetro, con una piacevolissima finitura opaca che non trattiene le impronte, né si sporca facilmente. I tre sensori posteriori sono posizionati in verticale, come caratteristica distintiva di tutti i Samsung Galaxy. Il frame è realizzato in alluminio (precisamente Armor Aluminum), capace di garantire una buonissima eleganza, ma anche un grip migliore, evitando che lo smartphone possa scivolare con mani bagnate o sudate.

Sul frame troviamo anche tutta la pulsantistica fisica, rappresentata sul lato destro da tasti di accensione/spegnimento e volume, mentre inferiormente spiccano la porta USB-C (con uscita video) ed il carrellino delle SIM.

 

Hardware e Specifiche

Il display è un eccellente AMOLED LTPO (quindi con possibilità di arrivare fino a 1Hz di refresh rate) da 6,7 pollici di diagonale, capace di raggiungere una risoluzione massima QDH+, quasi raddoppiata rispetto alla generazione precedente. Il refresh rate può raggiungere i 120Hz, per una maggiore fluidità, con luminosità massima di picco di 2700 nits. Il pannello è uno dei migliori in circolazione, grazie al supporto all’HDR10+ e l’HEVC, è possibile godere di dettagli precisi, nitidezza estrema ed il pieno rispetto della gamma cromatica in tutte le sue sfaccettature.

Sotto il cofano trova posto il processore Samsung Exynos 2400, con struttura composta da 10-core e frequenza di clock a 3,3GHz (processo produttivo a 4 nanometri), affiancato da una configurazione che prevede 12GB di RAM LPDDR5X e 256 o 512GB di memoria interna UFS 4.0. Inutile dire essere uno smartphone reattivo e performante, i tempi di attesa sono minimi, non si è mai bloccato nelle circa 4 settimane di utilizzo quotidiano, riuscendo a sopportare anche lunghe sessioni di gaming. Ancora oggi, nonostante Samsung abbia compiuto buoni passi in avanti, tende a scaldare nella parte posteriore.

Lo sblocco avviene tramite il riconoscimento del viso 2D ed il sensore per le impronte digitali posizionato esattamente sotto il display. Entrambi i metodi di sblocco sono rapidi ed efficaci, non presentando rallentamenti o difetti particolari da segnalare. Il Samsung Galaxy S24+ è uno smartphone 5G con supporto dual SIM, a cui si aggiunge anche l’eSIM virtuale (la memoria non è espandibile); la connettività è rappresentata dal WiFi 6e dual-band, bluetooth 5.3 con A2DP, USB type-C 3.2, chip NFC ed ovviamente GPS. L’audio è stereo, viene sfruttato sia lo speaker inferiore che la capsula auricolare, per un volume massimo raggiungibile eccellente, ed un dettaglio/nitidezza complessivamente di ottima fattura, perfettamente allineato con la fascia di prezzo di appartenenza.

 

Fotocamera, sistema operativo e batteria

Il comparto fotografico è composto da 3 sensori nella parte posteriore, un principale da 50 megapixel, con apertura F1.8 e possibilità di realizzare scatti a 8165 x 6124 pixel, passando per un teleobiettivo (zoom ottico 3X) ed una ultragrandangolare, rispettivamente da 12 e 10 megapixel, con aperture di F2.2 F2.4. Le differenze rispetto alla generazione precedente sono pressoché minime, nonostante il software e la elaborazione digitale siano state migliorate, nella maggior parte delle occasioni lo smartphone riesce a realizzare scatti di qualità eccellente, con dettagli precisi, nitidezza a livelli elevati ed una buona gamma cromatica. Discorso leggermente diverso quando la luce inizia a diminuire, dove notiamo una maggiore difficoltà nel superare il possibile micro-mosso, nonostante sia presente stabilizzatore ottico, ed un rispetto della gamma cromatica che tende verso il basso.

video sono registrabili al massimo in 8K, con il 4K a 60fps forse il più utilizzato, ed in grado di dare qualche soddisfazione all’utente. La stabilizzazione è molto buona, anche se in alcune occasioni si nota un aiuto troppo digitale con movimenti artificiosi, mentre l’autofocus riesce perfettamente a svolgere il proprio lavoro, anche con scarsa luminosità. Anteriormente troviamo un sensore da 12 megapixel con apertura F2.2, che possiamo definire eccellente in ogni sua funzione e nell’usabilità quotidiana (sia negli scatti che nella ripresa).

Il sistema operativo si affida ad Android 14 con personalizzazione grafica One UI 6.1 e patch di sicurezza aggiornate all’ultimo mese disponibile. Tralasciando tutto ciò di buono di cui vi abbiamo ampiamente parlato nelle scorse recensioni legate al mondo Samsung (tra cui 7 anni di aggiornamenti), il focus vira sull’intelligenza artificiale. L’introduzione di tutte le novità ha rappresentato un plus non da poco, anche se al momento attuale devono ancora essere integrate e perfezionate, per risultare perfettamente in grado di soddisfare le esigenze dell’utente. Molto buone sono Chiamata AI, che prevede la traduzione in tempo reale (sia da voce a scritto che viceversa), o traduzione in tempo reale, sia di chat che di pagine web, passando per la possibilità di avere riassunti di pagine web, il Cerchia e Cerca, un magic editor nelle immagini che facilita la vita, ma non sempre riesce a raggiungere quel livello di perfezione che ci saremmo aspettati di vedere.

La batteria è un componente da 4900mAh, con ricarica rapida a 45W (tramite USBC) e wireless 15W. L’autonomia è sufficiente, nel corso della nostra prova, sebbene si utilizzasse in maniera assidua e frequente lo smartphone, si chiudeva la giornata con il 40% di carica residua, segnale che si sarebbe potuto utilizzare lo smartphone anche per un’altra mezza giornata prima di dover ricorrere alla ricarica.

 

Samsung Galaxy S24+ – conclusioni

In conclusione Samsung Galaxy S24+ lo possiamo davvero considerare come il giusto compromesso a cui gli utenti possono attingere nel momento in cui fossero interessati ad acquistare uno smartphone Samsung Galaxy che possa soddisfare la maggior parte delle richieste: display di qualità, processore performante, fotocamera di alto livello, intelligenza artificiale ed una buona estetica, realizzata con materiali di assoluta qualità. Dall’altro lato della medaglia annoveriamo comunque performance inferiori ad uno Snapdragon 8 Gen 2 (presente ad esempio su S23), con una tendenza a riscaldare alle prime sollecitazioni, e forse un autonomia che potremmo definire sotto media.

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