Recensione Syberia: The World Before – nostalgia per un capitolo indimenticabile

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Syberia: The World Before è l’ultimo capitolo di una delle serie che hanno maggiormente appassionato il pubblico videoludico mondiale, l’ultimo videogioco di Benoit Sokal, che crea indubbiamente un senso di nostalgia, ma allo stesso tempo di grazia ed appagamento. Vediamolo da vicino nella nostra recensione completa.

 

Trama

La storia ha inizio con Kate, il personaggio principale della serie, imprigionata dall’Ombra Bruna, un gruppo di criminali (identificabili alla pari di neonazisti) alla ricerca di tesori perduti, che punta a sfruttare i criminali politici alla stessa stregua degli schiavi. Una volta fuggita, Kate giunge nella cittadina di Vaghen, nella quale incontra Dana Roze, una donna che assumerà un ruolo molto importante nella vicenda.

Inizialmente non si conoscono, il nostro personaggio l’ha solamente vista in un piccolo disegno trovato all’interno di un treno abbandonato nel luogo in cui era imprigionata. Noi invece la conosciamo benissimo, proprio perché gli sviluppatori ci hanno offerto il controllo della stessa Dana all’inizio della storia, in alcuni passaggi nella cittadina di Vaghen. I passi successivi saranno costellati da continui salti temporali, tra passato (dove troviamo Dana) e presente (dove invece controlliamo Kate), nel corso dei quali incontreremo tantissime persone che potranno aiutarci a comprendere l’intricato plot, e che potremo anche controllare direttamente.

Una narrazione veramente ben fatta ed articolata, che non stanca o annoia mai, e che allo stesso tempo accompagna alla perfezione il giocatore dall’inizio alla fine, con dialoghi perfettamente collegati e mai banali.

 

Grafica

Nella nostra prova su PC, siamo letteralmente rimasti ammaliati dalla cura dei dettagli e dall’impatto grafico di Vaghel, una piccola cittadina che mischia al proprio interno svariati stili, mantenendo una elevata risoluzione ed un frame rate più che accettabile. Spostarsi tra le viuzze è un piacere per gli occhi, è possibile apprezzare i tanti negozi, le piccole botteghe caratteristiche, i bar, le tabaccherie ed i giornali, facendoci indubbiamente fare un lungo viaggio nel passato. Importanti nozioni storiche, che permettono di comprendere appieno il periodo in cui è ambientato Syberia: The World Before, le troviamo ad esempio nei volantini appesi nei vicoli o simili.

Gli unici difetti che possiamo annoverare nel comparto tecnico, dettati anche da un team non ampissimo e da un budget non chiaramente da tripla A, li troviamo nelle animazioni dei personaggi, e forse nei modelli degli stessi. Sono comunque dettagli marginali che assumono un ruolo di contorno nella splendida favola creata, impreziosita da una colonna sonora incredibile, realizzata da Inon Zur.

 

Stile di gioco e Gameplay

Syberia: The World Before non si allontana dalle meccaniche dei capitoli precedenti, lo possiamo definire una avventura grafica, nel corso della quale l’utente sposterà i personaggi all’interno dei vari scenari (con documenti da cercare e personaggi con cui interloquire), senza dimenticarsi dei vari puzzle, anche ambientali, da risolvere per procedere nella storia. La longevità è più che sufficiente, si attesta attorno alle 12 ore complessive, e la riteniamo più che adeguata per la tipologia di gioco.

Tutto ruota attorno, oltre ai dialoghi mai banali e agli indizi da scorgere nei documenti, ai puzzle, che propongono un livello di difficoltà generalmente crescente, ed allo stesso tempo richiedono una grandissima attenzione ai dettagli. Il consiglio è sempre lo stesso, leggete attentamente i documenti, non vengono forniti solamente per fare da contorno alla storia, ma sono fondamentali per la risoluzione di rebus, mai banali o ridondanti, e che si articolano anche sul dualismo tra Kate e Dana.

L’esplorazione è incentivata dalla presenza di varie missione secondarie che cercano di estendere la longevità, fornendo maggiori informazioni in merito al periodo storico, ai contorni della storia stessa, nonché comunque sui vari personaggi che la popolano. Il gameplay è risultato essere perfetto, senza difetti particolari, i punti d’interesse si attivano nel momento in cui ci avviciniamo con il personaggio, mediante interfacce perfettamente in linea con gli standard attuali.

 

Syberia: The World Before – conclusioni

In conclusione Syberia: The World Before è un titolo da giocare ad occhi chiusi se avete amato i precedenti Syberia, la degna chiusura di una serie che ha letteralmente appassionato milioni di utenti in tutto il mondo. I suoi pregi si annidano in un’ambientazione veramente incredibile, ricca di dettagli e riprodotta veramente alla perfezione, pronta a farci immergere in un’altra epoca, nonché in una serie di puzzle ben congeniati, studiati ed organizzati con difficoltà crescente (in grado di stimolare continuamente la mente del giocatore, senza annoiare). L’unico neo? è l’ultimo capitolo della serie, la morte di Benoit Sokal, avvenuta il 28 maggio 2021, non permetterà (giustamente) di sviluppare altri capitoli, non resta che godersi quest’ultima ode ad uno dei creatori più importanti della nostra epoca.

 

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