C’è una spiegazione per cui il colore rosso è associato alla rabbia

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La cultura popolare spesso mette in relazione il colore rosso con emozioni fuori controllo, come un alto livello di rabbia, una passione carnale sfrenata o il semplice arrossire delle guance quando proviamo vergogna o affetto verso qualcuno.

In effetti, quando vediamo il rosso spesso sperimentiamo un’esplosione di rabbia. Ma approfondendo un po’, ci sarà un meccanismo fisiologico nel corpo umano che supporta questa espressione?

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Origine dell’espressione “vedere rosso”

Il rosso è stato a lungo associato a una grande varietà di emozioni, che vanno dall’interesse romantico per una persona alla rabbia. Da ciò potrebbe derivare la famosa espressione “vedere rosso”, sebbene altre fonti suggeriscano che provenga dalle corride, durante le quali il matador usa un mantello rosso per ingannare il toro. “La frase è nota fin dall’inizio del 20° secolo e, pertanto, è facilmente preceduta dallo sport antico e, più specificamente, dalla conoscenza della lingua della corrida nei paesi di lingua inglese, che risale alla metà del 18° secolo“.

La cosa divertente è che, sebbene l’espressione sia stata così legata alla corrida, la verità è che i tori non riescono davvero a vedere il colore. Quindi il colore rosso è forse più attraente per il pubblico che per l’animale, il che ironicamente potrebbe spiegare perché è anche legato a così tante emozioni umane.

 

Il rosso e le personalità più ostili

Uno studio pubblicato sul Journal of Personality suggerisce che ci sono basi scientifiche che supportano l’espressione che vediamo rosse quando siamo arrabbiati. I ricercatori coinvolti hanno prima chiesto ai partecipanti quale colore preferivano tra rosso e blu, dopo di che hanno completato i test di personalità.

E dopo aver analizzato le loro risposte alla prima domanda e quelle specificate nel test della personalità, i ricercatori hanno scoperto che coloro che preferivano il colore rosso tendevano ad avere personalità più ostili.

Hanno quindi applicato un altro test in cui ai partecipanti venivano presentate immagini blu e rosse sbiadite, in cui nessuna delle due era predominante su un’altra. E i partecipanti che hanno visto il colore rosso hanno segnato il 25 percento in più sugli indicatori di ostilità nel test della personalità, considerandosi più capaci di danneggiare un’altra persona in un momento di rabbia.

Infine, ai partecipanti al test sono stati presentati scenari immaginari in cui potevano assumere varie forme di azione“, hanno affermato gli autori dello studio. “Le persone che preferivano il rosso avevano maggiori probabilità di indicare che avrebbero fatto del male a qualcun altro sul palco rispetto a quelli che preferivano il blu“.

Con questi risultati, gli autori hanno concluso che il colore rosso potrebbe avere una sorta di connessione con l’evoluzione dell’umanità, probabilmente derivata da antichi tempi di caccia, in cui il rosso potrebbe essere direttamente associato a minacce e pericoli.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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