Stati Uniti a corto di ketchup: un altro problema della pandemia

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All’inizio della pandemia, nelle prime settimane quando non piangevamo ancora i morti, si scherzava su alcune situazioni particolari. Supermercati presi d’assalto per prendere scorte neanche fossimo di fronte all’apocalisse. Uno dei prodotti che andava più a ruba, soprattutto negli Stati Uniti, è stata la carta igienica. Attualmente, il problema per il suddetto paese è un altro.

Gli Stati Uniti stanno andando a corto di ketchup. Più nello specifico, sono i ristoranti che stanno finendo le bustine mono dose. Come in Italia, i ristoranti sono praticamente costretti a fare solo d’asporto. A praticamente ogni pasto ordinato ecco che vanno via bustine di salsa, soprattutto quella rossa e semplice.

Tra le compagnie più grandi che producono e imbustano ketchup c’è Heinz. Quest’ultima ha ammesso di non essere riuscita a tenere il passo con la domanda all’inizio tanto che hanno dovuto aumentare la produzione del 25%. Si tratta di 12 miliardi di bustine in un anno.

Stati Uniti e la carenza di ketchup

Le parole di un portavoce della compagnia con sede negli Stati Uniti: “Abbiamo effettuato investimenti strategici nella produzione all’inizio della pandemia per tenere il passo con l’aumento della domanda di pacchetti di ketchup guidato dalle tendenze di consegna accelerata e da asporto; allo stesso tempo, abbiamo anche accelerato il percorso culinario e di confezionamento incentrato sul futuro innovazioni, nonché ulteriori piani di espansione della produzione.”

La carenza ha di fatto stravolto il mercato visto che il prezzo di queste bustine è salito di molto, un normale meccanismo. Detto questo, le versioni da casa di questi prodotti non hanno subito praticamente nessun contraccolpo. Le cose strane che succedono durante la pandemia.

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