Funghi al posto della plastica: uno scenario possibile

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La plastica è ormai tranquillamente un sinonimo di inquinamento, ma la società contemporanea si è sostanzialmente sviluppata intorno ad essa tanto che difficile possiamo farne a meno. Proprio per la nostra incapacità di rinunciare a tale elemento, sono molte le ricerche che sperano di riuscire a trovare una vera alternativa. Adesso si parla di funghi per esempio, e nello specifico nel Fomes fomentarius.

Secondo un nuovo studio, quest’ultimo presenta delle proprietà che a livello ingegneristico potrebbero farlo diventare un sostituto della plastica in molti campi. non si parla solo di creare oggetti monouso o più duraturi, ma anche gli esoscheletri degli aerei. Questo deriva dalla capacità del fungo di creare a sua volta elementi morbidi, spugnosi, duri e legnosi. Possibilità infinite.

 

Come i funghi possono sostituire la plastica

Le parole dei ricercatori della VTT Technical Research Centre of Finland: “Siamo rimasti davvero sorpresi dalla struttura perché una cosa che noti immediatamente se sei un biologo è che quando qualcosa di così bello inizia a formarsi, la natura semplicemente non lo fa a causa di quanto è bello – deve esserci una funzione lì.”

Questi funghi sono già noti all’uomo, ma per degli scopi ormai molto marginali. Sono ottimi per accendere il fuoco e basta alla fine. Andando però a sfruttare meglio gli strati di cui è composto, si può ottenere molto, ma molto di più. La parte esterna è particolarmente resistente e potrebbe essere usato come materiale protettivo. La parte in mezzo può imitare la pelle umana, forse il meno sensazionale. Infine c’è l’ultimo strato che assomiglia molto al legno. Questi ricercatori sono già riusciti a sfruttare questi materiali per creare piccoli prototipi di prodotti indicando che quindi è possibile.

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