Sono mesi molto intensi sotto il punto di vista giuridico da parte della Apple, che, dopo l’azione legale negli Usa per i pc senza filtri anti-polvere, è entrata in contrasto con l’azienda di chip e componenti elettroniche Qualcomm. Vediamo cosa è successo e le ultime novità.
Qualcomm vince, niente iPhone in Cina
In queste settimane ha fatto molto scandalo la notizia che Qualcomm ha avviato un’azione legale contro la società di Cupertino, accusandola di aver violato senza permesso alcuno due brevetti della società statunitense, poi utilizzati su alcuni smartphone.
Dopo diverse udienze, il tribunale di Fuzhou ha accolto la richiesta della Qualcomm depositata a fine 2017 e ha vietato l’importazione degli iPhone, a partire dalla versione 6s fino all’iPhone X, ovvero quelli con il software installato precedente al nuovo iOS 12. In seguito alla notizia, l’Apple è andata in forte calo nella borsa di Wall Strett, circa -1,54%, mentre Qualcomm è salita di oltre 3 punti percentuali.
Le reazioni a caldo delle due società americane non si sono fatte attende. Apple afferma che: Lo sforzo di Qualcomm di vietare i nostri prodotti è l’ennesima disperata mossa da parte di una società che è sotto indagine per le sue pratiche illegali. Tutti i modelli di iPhone restano disponibili per i nostri clienti in Cina”.
Diversamente invece la risposta dell’azienda numero uno produttrice di chip: ”Apple continua a beneficiare della nostra proprietà intellettuale senza volerci compensare. L’ordine della corte è un’ulteriore conferma della forza del nostro portafoglio brevetti”.