Apple Watch: nuovi studi rilevano la possibilità di monitorare ipertensione ed apnea notturna tramite sensore cardiaco

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Secondo alcuni studi condotti dalla prestigiosa Università della California San Francisco (UCSF) e dagli esperti di Cardiogram, Apple Watch potrebbe essere in grado di rilevare con precisione ipertensione ed apnea notturna grazie ad una semplice applicazione esterna appositamente concepita per l’interpretazione dei dati in oggetto.

I dati provenienti dalla lettura e dall’interpretazione del sensore cardiaco integrato, di fatto, consentirebbero di stilare un profilo dati per il monitoraggio dei fenomeni di ipertensione ed apnea notturna.

Infatti, utilizzando i dati raccolti su un campione di 6.115 proprietari di soluzioni Apple Watch, è stato possibile conoscere i resoconti delle interpretazioni fornite dalla rete neurale DeepHearth per l’analisi del cardiogramma. Uno studio che, in particolare, ha portato all’identificazione della pressione alta e dell’apnea del sonno con una precisione rispettiva dell’82% e del 90%.

Sulla base dei principi di studio stabiliti, si è visto come le persone con frequenza cardiaca bassa variabile hanno 1.44x più di probabilità di sviluppare ipertensione. In tal caso, gli algoritmi intelligenti di analisi profonda del sonno hanno concesso una determinazione precisa della variabilità dei dati relativi alla frequenza beat-by-beat. 

Cardiogram ed i ricercatori di UCSF hanno reclutato selettivamente i candidati alla prova nel contesto di uno studio sulla salute Eheart postosi a valle di un complesso processo di addestramento digitale per la rete neurale. In tal caso, l’IA è stata in grado di ottemperare la richiesta di un riconoscimento affidabile per le nuove variabili.apple watch monitor ipertensione e sonnoIl co-fondatore di Cardiogram, Brandon Ballinger, ha affermato che la rete neurale di DeepHeart è stata addestrata utilizzando i dati provenienti dal 70% dei partecipanti e che abbia poi testato il sistema sui restanti 30% che non sono stati utilizzati per scopi formativi. Delle 6,115 persone che hanno partecipato allo studio, l’apnea del sonno è stata rilevata in 1.016 partecipanti e l’ipertensione in 2.230 individui.

I risultati dello studio sono abbastanza promettenti, ed è proprio per questo che Cardiogram intende avviare un nuovo iter di ricerche allo scopo di delineare i potenziali utilizzi alternativi delle odierne tecnologie indossabili come Apple Watch. Si tratta, come riferito, di una via utile per consentire il monitoraggio rapido ed economico dei parametri vitali.

“Per l’apnea del sonno, DeepHeart ha raggiunto un’accuratezza (statistica c, o AUC ROC) del 90%. Ad esempio, possiamo rilevare il 52% dell’apnea del sonno (rispetto al 20% di oggi) con una specificità del 97%. Se una specificità dell’82% è accettabile, possiamo rilevare ancora più apnea del sonno, circa il 75% delle persone. Per l’ipertensione, l’AUC è stato di 0,82, con una sensibilità in esercizio dell’81% e del 63,2% di specificità”

Cardiogram afferma che saranno necessarie ulteriori ricerche cliniche volte a determinare se gli indossabili siano in grado di monitorare l’apnea del sonno e l’ipertensione con grado di affidabilità adeguato, ma è chiaro che i risultati odierni facciano ben sperare sulla nuova frontiera evolutiva di utilizzo delle soluzioni wearable.

Si tratta di uno studio che cammina parallelamente a quello svolto dalla società nel contesto della rilevazione delle anomalie cardiache, per le quali si è visto un dato di precisione che si è portato alla soglia del 97%. Un traguardo che ha portato il team Apple ad aprirsi ad una collaborazione con Stanford allo scopo di porre in essere uno studio che consentisse di rilevare anomalie del bioritmo e problemi cardiaci comuni.

In un prossimo futuro, Cardiogram intende espandere la sua ricerca ad ulteriori settori aggiuntivi che spaziano fino all’analisi del diabete ed all’individuazione delle cause prime che possono scatenarne la sua diffusione.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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