Il gigante della tecnologia Google non smette di proporre novità interessanti: dopo aver aggiornato il suo browser Chrome ed il suo sistema di ricerca per Immagini, BigG ha condotto un test di prova per valutare l’efficienza di utilizzo della sua tecnologia in modo da aiutare gli operatori del 911 a capire con maggiore precisione la posizione di chi effettua chiamate telefoniche.
Secondo quanto riportato da The Wall Street Journal, il test ha incluso decine di migliaia di migliaia di telefonate di emergenza nel corso di due mesi in diversi Stati, registrando risultati incoraggianti. Le verifiche sono state effettuate in collaborazione con due aziende che hanno collegamenti nei centri 911, West Corp. e RapidSOS.
In base all’attuale sistema, gli operatori wireless sono normalmente responsabili della fornitura delle informazioni sulla posizione, ma non sono molto accurate. RapidSOS ha affermato che utilizzando la tecnologia Google, circa l’80% delle chiamate di emergenza ha ottenuto dati di localizzazione più precisi entro i primi 30 secondi. Le informazioni di Google hanno inoltre ridotto drasticamente il raggio stimato della posizione di una chiamata, da circa 159 metri fino a 36 metri e sono arrivate più velocemente dei dati del gestore.
Come nota The Wall Street Journal, risparmiare un minuto in tempi di risposta può salvare fino a 10.000 vite l’anno. I dati di localizzazione migliorati possono anche aiutare i responsabili del servizio di assistenza nei casi in cui il chiamante potrebbe non parlare inglese, o in stato di panico, possa fornire l’ indirizzo sbagliato. “Possiamo convalidare ciò che il chiamante sta dicendo, non siamo mai stati in grado di farlo perché non è mai stato abbastanza valido”, afferma Bob Finney III, direttore delle comunicazioni per l’ ufficio dello sceriffo della contea di Collier County nel sud della Florida.
La tecnologia di localizzazione di Google è attualmente disponibile in 14 Paesi, tuttavia il colosso di Mountain View spera di portarla in tutti gli Stati Uniti entro quest’anno.
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