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Google Pixel 2 Visual Core IPU attivo grazie alla build Android 8.1 Oreo DP

Nel corso di queste ultime settimane che seguitano la presentazione dei nuovi top di gamma Smart del comparto mobile phone di Google, altrimenti noti con i nomi commerciali di Pixel Phone 2 e Pixel Phone 2 XL, siamo entrati in contatto con nuove realtà operative che elevano su tutt’altro livello l’esperienza utente e la richiesta di piattaforme high-level che operano per mezzo di complessi ecosistemi digitali con base IA ed annesse implementazioni hardware di ultima generazione.

I prodotti portati alla nostra attenzione da BigG nel corso della manifestazione tenutasi in diretta pubblica lo scorso 4 Ottobre 2017 hanno di fatto catalizzato l’attenzione degli appassionati su un nuovo paradigma di usabilità interattiva che introduce un modo tutto nuovo di fruire i contenuti.

Accanto a quelle che sono semplici potenzialità legate al comparto smartphone si sono posti sistemi in grado di accrescere notevolmente il potenziale operativo delle moderne tecnologie digitali. Un esempio è stato dato con i Pixel Buds (sistemi simultanei di traduzione multi-lingua), i visori per la realtà virtuale Daydream VR 2017 di ultima generazione, le piattaforme Google Home ed i portatili della serie PixelBook.

Ad ogni modo, per quanto innovative possano essere state e siano di fatto queste proposte, il focus mediatico si sta concentrando a senso unico sui Google Pixel Phone 2, che iniziano a ricevere ora anche la nuova build release in Developer Preview per Android 8.1 Oreo. Si tratta di una notizia che per molti profani potrebbe passare inosservata e non avere alcun significato sul piano pratico delle ottimizzazioni specifiche di comparto ma, come ben sappiamo, è proprio la nuova revisione software che consente di operare un sostanziale incremento dell’usabilità e delle potenzialità di piattaforma. 

Nelle ultime settimane, di fatto, si è discusso a proposito di un misterioso ed inedito componente integrato a microprocessore emerso da un primo teardown dei device e ripropostosi negli ultimi giorni con alcuni interessanti dettagli che hanno consentito di fare luce sulla natura di un componente nato dalla collaborazione tra i colossi internazionali del chipmaking e dell’elettronica consumer Google ed Intel Corporation.

Si tratta di un’unità IPU (Image Processing Unit) dormiente e misteriosamente apparsa in dotazione alle nuove proposte Pixel Phone 2 che quest’anno giungeranno nelle loro versioni XL anche nel contesto del mercato italiano, dove si attende l’arrivo di un indiscutibile campione di performance. Performance che tengono conto ora di questo nuovo straordinario componente che si pone a margine di un processo di innovazione tecnica che consentirà un’agevole gestione del post-processing delle immagini nel formato HDR+.

Funzioni che Google ha rimesso ora nelle mani degli sviluppatori dopo il roll-out delle nuove soluzioni applicative in DP per Android 8.1 Oreo, resosi disponibile per i device della compagnia con particolare riferimento a: Nexus 5X,Nexus 6P, Pixel Phone, Pixel Phone XL, Pixel 2, Pixel 2 XLPixel C. Nonostante ciò, solo i Pixel 2 potranno contare su una fase di test che insedierà poi a pieno regime le nuove funzioni legate all’IPU in vista di un rilascio pubblico stabilito per il mese di Dicembre 2017.

Google fornisce dunque via libera ad una fase di sperimentazione ed implementazione a carico dei developer che già da queste prime fasi possono prevedere l’applicabilità dello standard di imaging HDR+, forte ora di un supporto fornito da un Octa-Core chip in grado di eseguire oltre 3.000 miliardi di operazioni al secondo, con una velocità pari ad un fattore maggiorato 5X rispetto al SoC principale (Qualcomm Snapdragon 835) e con una spesa energetica pari ad un decimo di quest’ultimo.

In aggiunta alle potenzialità elaborative intrinseche di questi straordinari sistemi a microprocessore si offre anche un componente programmabile, e quindi pronto ad accogliere future revisioni software in grado di potenziare l’ecosistema di gestione prevedendone anche un utilizzo alternativo su cui la società ha deciso di mantenere il totale riserbo.

Riuscirà Google a portarsi un passo avanti rispetto ad una concorrenza che quest’anno ha previsto parallelamente un’ingegnerizzazione che contasse sull’utilizzo combinato di sistemi hardware standard e nuove tecnologie IA digitali con base machine learning come per Mate 10 ed iPhone X? Lo scopriremo a breve. Nel frattempo lasciaci pure qui una tua personale opinione su questi dispositivi prendendo anche visione dei problemi irrisolti con le nuove unità, per le quali forniamo un ragguaglio tecnico completo a fondo pagina.

Scheda Tecnica Completa Google Pixel 2 standard

 

Display: Pannello Capacitivo Multi-Touch Optic AMOLED Full HD Standard a 538ppi 16:9 Resolution borderless con diagonale da 5 pollici @1920 x 1080p con sistema Ambient Display Active e rivestimento protettivo made in Cornig per il Gorilla Glass Generazione 5

Processore: Octa-Core System Qualcomm Snapdragon 835 10 nanometri 64-bit (4 × 2.35 GHz Kryo & 4 × 1,9 GHz Kryo)

GPU: Adreno 540

Memoria RAM: 4GB LPDDR4X SD-RAM System

Memoria ROM: 64/128 GB con tecnologia UFS 2.1

Fotocamera Principale Posteriore: 12.2 Megapixel Single-Lens Technology con tecnologia di stabilizzazione ottica di immagine (OIS,) HDR e sistema di messa a fuoco automatica rapida laser @f/1.8

Fotocamera Secondaria Anteriore: 8 Megapixel a fuoco fisso e con apertura focale @f/2.4

SIM-Card: Formato Nano-SIM Single-Card

Connessioni: 4G LTE (supporto e-SIM), WiFi ac doppia banda 2.4GHz/5GHz, NFC, Bluetooth 5.0 LE ed USB 3.1 Type-C Gen.1 reversibile, GPS con GLONASS Geo-System e BeiDou System

Sensori: Luminosità ambientale, Proximity sensor, scanner biometrico per le impronte digitali posteriore, accelerometro, giroscopio, bussola, barometro, Active Edge System

Dimensioni: 145,3 x 69,3 x 7,8-8,2 mm

Peso: 143 grammi

Batteria: 2.700mAh non removibile con funzione di ricarica rapida (15 minuti di ricarica = 7 ore di autonomia)

Sicurezza: scanner intelligente integrato per le impronte digitali disposto sul retro, Resistenza Acqua e polvere secondo standard IP67

Funzioni Esclusive: Compatibilità Google DayDream VR

Sistema Operativo: Android 8.0 Oreo Stock Version

Prezzo al lancio: €799

Scheda Tecnica Completa Google Pixel 2 XL

 

Display: Pannello Capacitivo Multi-Touch Optic AMOLED QHD+ Resolution 18:9 borderless con diagonale da 6 pollici @2880 x 1440p e densità in pixel di 538ppi con sistema Ambient Display Active e rivestimento protettivo made in Cornig per il Gorilla Glass Generazione 5

Processore: Octa-Core System Qualcomm Snapdragon 835 10 nanometri 64-bit (4 × 2.35 GHz Kryo & 4 × 1,9 GHz Kryo)

GPU: Adreno 540

Memoria RAM: 4GB LPDDR4X SD-RAM System

Memoria ROM: 64/128 GB con tecnologia UFS 2.1

Fotocamera Principale Posteriore: 12.2 Megapixel Single-Lens Technology con tecnologia di stabilizzazione ottica di immagine (OIS,) HDR e sistema di messa a fuoco automatica rapida laser @f/1.8

Fotocamera Secondaria Anteriore: 8 Megapixel a fuoco fisso e con apertura focale @f/2.4

SIM-Card: Formato Nano-SIM Single-Card

Connessioni: 4G LTE (supporto e-SIM), WiFi ac doppia banda 2.4GHz/5GHz, NFC, Bluetooth 5.0 LE ed USB 3.1 Type-C Gen.1 reversibile, GPS con GLONASS Geo-System e BeiDou System

Sensori: Luminosità ambientale, Proximity sensor, scanner biometrico per le impronte digitali posteriore, accelerometro, giroscopio, bussola, barometro, Active Edge System

Dimensioni: 157,9 x 76,7 x 7,9 mm

Peso: 175 grammi

Batteria: 3.520mAh non removibile con funzione di ricarica rapida (15 minuti di ricarica = 7 ore di autonomia)

Sicurezza: scanner intelligente integrato per le impronte digitali disposto sul retro, Resistenza Acqua e polvere secondo standard IP67

Funzioni Esclusive: Compatibilità Google DayDream VR

Sistema Operativo: Android 8.0 Oreo Stock Version

Prezzo al lancio: €989

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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