Ci sono alcune importanti modifiche alle componenti fondamentali di Android apportate da Google in questi ultimi giorni, relativamente al suo sistema operativo per tablet e smartphone.
E’ stato in particolar modo trasformato ed aggiornato il Google Play Store: qualche mese fa abbiamo visto l’introduzione di un nuovo layout per l’applicazione, stavolta invece a cambiare sono le politiche del Play Store, e i primi a storcere il naso sono proprio gli sviluppatori.
Il tema principale che gira intorno all’aggiornamento in questione è quello dei soldi, anzi dei rimborsi.
In cosa consiste il nuovo sistema dei rimborsi?
Tutto molto semplice, se ci troviamo a dover acquistare una app tramite l’account del nostro Play Store e dopo poco ci accorgiamo che non era esattamente ciò che stavamo cercando, entro le 48 ore è possibile chiedere un rimborso. Insomma un classico “soddisfatto o rimborsato”.
Qual è la procedura per il rimborso?
Anche qui, tutto molto chiaro.
Se decidiamo di disinstallare la app entro due ore, il rimborso sarà immediato. Se richiediamo il rimborso entro 48 ore, la procedura è comunque automatica, ma non immediata.
Se sono passate più di 48 ore, invece, basterà scrivere una mail a Google spiegando i motivi della richiesta di rimborso, e magari aggiungendo un vostro commento sulla app che avete deciso di disinstallare, entro poche ore verrà riaccreditata la spesa sulla vostra card collegata all’account Google Play Store.
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Ma c’è un’altra piccola novità, che andrà ad interessare sopratutto gli sviluppatori delle app a pagamento.
Già, perchè fino ad ora i rimborsi che venivano effettuati dopo il trascorrere delle 48 ore dalla richiesta non andavano a pesare sui guadagni degli sviluppatori, ma erano assorbiti direttamente da Google, che di tasca propria andava a versare l’importo di rimborso equivalente all’utente.
Da adesso, invece, anche per i rimborsi dopo le 48 ore, saranno imputati direttamente nel conto dello sviluppatore, che ci andrà a rimettere di tasca sua.
Riportiamo qui di seguito il testo con cui Google ha annunciato tale modifica agli sviluppatori.
L’aggiornamento delle politiche del Play Store sarà attivo nei prossimi mesi, insieme alla nuova API Voided Purchase la quale consentirà agli sviluppatori di poter recuperare gli eventuali “oggetti” acquistati in-app, e riverserà la responsabilità di tutti i rimborsi nelle mani dei programmatori.
Insomma, un colpo basso che Big G ha sferrato a tutte le società che lavorano nel settore del mobile, poiché probabilmente vedranno diminuire drasticamente i loro introiti.
E-MAIL DI GOOGLE
“Hello Google Play Developer,
In order to keep Play fair for users and developers, and bring Play in line with the majority of app and game stores in the industry, we are making a change to our developer policy regarding refunds. *We will subtract all refunds from developer payouts, not just those made within 48 hours of purchase.* The Google Play Developer Distribution Agreement (“DDA”) will be updated to reflect this change in the coming months.
With the same goal in mind, we’ve just launched the Voided Purchases API to help you maintain a fair ecosystem in your app or game.
With the new API, you can check which users have refunded or charged back in-app purchases in order to claw back those items for that user in your app or game. This change helps to deter abusive behavior and will make the ecosystem fairer for all users.
We updated the Google Play Developer API terms of service to include the terms governing the use of this new API. By using the new API, you indicate your agreement to these terms.”
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