Nel 2068 l’asteroide del male potrebbe avere un impatto con la Terra

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L’asteroide del male – così come è stato denominato – potrebbe avere un impatto sulla Terra, secondo gli scienziati della State University di San Pietroburgo. L’asteroide, in realtà, si chiama Apophis potrebbe collidere, si stima, nel 2068. 

Nel rapporto, i ricercatori hanno dichiarato: “L’unica particolarità di questo asteroide è che il loro approccio preciso e più vicino alla Terra, a circa 38.000 chilometri, si svolgerà il 13 aprile 2029 (…)“. La distanza di avvicinamento in quell’anno sarà più breve di una distanza lunare, che è di circa 384 mila chilometri.

Tuttavia, prima che l'”asteroide del male” si scontri con il nostro pianeta, avrà un’altra approssimazione nell’anno 2044, con una distanza di almeno 16 milioni di chilometri.

 

Chi è l’asteroide del male

Questa roccia spaziale avrà anche altri approcci, tutti stimati per l’anno 2051 a circa 760 mila chilometri, come pure un altro possibile per l’anno 2060 ad una distanza di 5 milioni di chilometri. 

I ricercatori della NASA hanno anche stimato che nel 2068 l’asteroide del male o Apophis si avvicinerà a una distanza di 31.900 chilometri. Considerano anche che questa distanza sia sufficientemente vicina perché la gravità del nostro pianeta possa dirottarla e generare l’impatto successivo.

Apophis è stato chiamato così per il dio della distruzione della mitologia egiziana nel 2004, quando è stato per la prima volta stimato che potrebbe colpire la Terra nel 2029. Tuttavia, allora, la probabilità fu scartata. “La probabilità di collisione con Apophis è di 3 milioni, ci sono altri corpi più probabili ad entrare in collisione, ma non catalogati come pericolosi“, ha detto lo scienziato Boris Shustov. 

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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