Maturità 2016 ormai alle porte e, come sempre avviene in questi casi, ci sono alcune notizie che rappresentano delle vere e proprie bufale dalle quali stare alla larga. Purtroppo strumenti come Whatsapp e Facebook vengono utilizzati anche per alimentare disinformazione e false credenze, a volte per creare solo inutili apprensioni, altre volte per invogliare i maturandi ad accedere ad alcuni link che rappresentano delle vere e proprie truffe.
Grazie ad una nuova indagine condotta dalla Polizia di Stato e da Skuola.net si è scoperto che tra i candidati sono più o meno diffuse false credenze, complici le voci che circolano appunto su canali come Whatsapp e Facebook. In primo luogo, sul web è impossibile risalire alle tracce delle prima prova in programma domani, a differenza di quello che crede un ragazzo su sette. Si possono fare ipotesi dando uno sguardo al passato, ma nulla di più.
Ai più furbi che si apprestano ad affrontare la Maturità 2016, poi, va ricordato anche che il proprio smartphone è al sicuro. Questo vuol dire che da un lato non si può essere intercettati durante la navigazione o attraverso le chiamate, così come non esiste alcuno “schermo” virtuale che impedisce la connessione alla Rete durante le prove. Chiaramente ciò non vuol dire che si possa utilizzare lo smartphone per truccare le prove man mano sostenute. Insomma, fiducia sì, ma anche grande attenzione da parte di chi deve “vigilare”.
Infine, a proposito della Maturità 2016 va ricordato che, pur rispettando la privacy dei candidati, il 37% dei ragazzi, pensa che non costituisca reato ricevere le soluzioni delle tracce dall’esterno durante la prova. Si tratta di un assunto completamente errato al dì là di quello che circola su Facebook e Whatsapp. Insomma, fate grande attenzione già dalla prima prova.