Quanta strada è stata fatta da quel 10 Maggio 1975 quando venne presentato e commercializzato in Giappone il primo videoregistratore Betamax di Sony. Lo sappiamo, sembra l’altro ieri quando registravamo i nostri programmi preferiti su una video cassetta ed invece sono passati già 40 anni. In realtà, ciò che noi intendiamo per videoregistratore è molto probabilmente il videoregistratore VHS (Video Home System), lanciato da JVC nel 1976 ed in diretta concorrenza con il Betamax.
Lo scontro fra i due giganti può essere considerato come la prima grande battaglia tecnologica dell’era post seconda guerra mondiale. Come sicuramente sapete, ad avere la meglio fu JVC e la sua VHS per una serie di motivazioni che vanno dall’economicità del formato (produrre un Betamax ed un supporto video per esso era più costoso rispetto alla VHS), alla durata estremamente ridotta dei video che era possibile registrare (circa 1 ora con il Betamax e circa 4 ore con la VHS), alla causa legale molto lunga che viste protagonista Sony, accusata dai grandi della cinematografia quali Disney ed Universal, di vendere un prodotto che favoriva la pirateria (alla fine la spuntò Sony ma solo nel 1984). La cosa interessante fu che anche Sony riconobbe in tempo la superiorità delle VHS, dato che a partire dagli anni 80 incominciò a produrle anch’essa.
Nell’era ultra moderna in cui viviamo, molti bambini non sanno neanche che cosa sia un videoregistratore VHS. L’analogico infatti sta quasi del tutto scomparendo nel 2015 in favore del digitale. Gli unici prodotti analogici legati al mondo dell’intrattenimento sono oramai i vinili, acquistati dai collezionisti e nostalgici ma anch’essi destinati all’estinzione. Oggi infatti abbiamo sostituito tali formati analogici con i DVD, i Blu-Ray o meglio ancora con lo streaming web e l’on-demand (quindi si tratta di tecnologie digitali). Si tratta senza dubbio di una tecnologia molto migliore, sia dal punto di vista della qualità video che della usufruibilità dell’utente finale, rispetto ai videoregistratori VHS. I più nostalgici sicuramente ne sentiranno la mancanza ma alla fine anche loro si adatteranno al mercato attuale.