L’acne è sostanzialmente colpa di un batterio la cui attività sulla nostra pelle porta alla creazione di brufoli. Quest’ultimi in realtà possono comparire a causa di una lunga lista di motivi tra cui il DNA e l’alimentazione, ma come appena detto, c’è anche un batterio come responsabile. Per cercare di sbarazzarsi di questa condizione una volta per tutte, una ricerca ha voluto capire se è possibile cambiare i geni del suddetto per usarlo a nostro favore.
Il nome del batterio è abbastanza esplicativo, Cutibacterium acnes e di fatto è uno dei più comuni che si possono trovare sulla nostra pelle. Nei test di laboratorio sono riusciti a modificarne i geni per invertire il loro effetto ovvero andare a ridurre l’accumulo di sebo la cui presenza, in eccessiva quantità, porta al blocco dei pori che dopo alcuni passaggi porta alla creazione dei brufoli.
Acne: usare il batterio responsabile a nostro favore
Le parole dei ricercatori: “Abbiamo progettato un batterio che vive nella pelle e gli facciamo produrre ciò di cui la nostra pelle ha bisogno. Sono necessari studi clinici futuri per valutare l’impatto di questo ceppo ingegnerizzato sugli esseri umani e il suo potenziale utilizzo per migliorare i disturbi della pelle, come l’acne, o sostenere la salute della pelle.”
Non è la prima volta che si ipotizza l’uso dello stesso batterio dell’acne per combatterla, anche proprio andando a modificargli i geni, ma è sempre risultato resistente in tal senso. In questo studio sono però riusciti a creare un ceppo con le caratteristiche necessarie. Il risultato sui topi è stato positivo, ma la pelle dell’uomo è diversa quindi di strada da fare ce n’è ancora.