Una nuova ricerca condotta sia a ricercatori statunitensi che cinesi ha dimostrato ancora una volta cosa sta succedendo nei nostri oceani. A livello mondiale c’è stata un aumento sostanziale della fioritura delle alghe costiere, il fitoplancton. I dati usati arrivano direttamente dalla NASA tramite immagini satellitari. Una situazione in continua evoluzione legata al cambiamento climatico e alla mano dell’uomo.
Le alghe sono piante aquatiche e la fioritura, come tutti gli esseri viventi, è collegata alla fonte di cibo presente. I fitoplancton sfruttano per crescere soprattutto azoto e fosforo, elementi fortemente usati nell’agricoltura. Tramite il ciclo dell’acqua sulla terra ferma queste sostanze finisco in mare diventano appunto cibo perfetto. Questo, in aggiunta all’aumento delle temperature, ha portato a un incremento sostanziale della fioritura in tutto il mondo.
La crescita incontrollata delle alghe nel mondo
La presenza di queste alghe non è di per sé una notizia positiva e neanche negativa. Se da un lato sono un’ottima fonte di cibo per molte specie marine, dall’altro possono favorire la dispersione di materiale tossico in quanto molte tossine finiscono per accumularsi in questo gruppi di fioritura. L’effetto diretto è un’abbassamento dell’ossigeno nell’aria interessata creando letteralmente zone morte in acqua.
Secondi i dati forniti dalla NASA, la fioritura di alghe tra il 2003 e il 2020 è cresciuta di quasi il 60%. Un dato assoluto più impressionante è che di fatto le alghe coprono quasi l’8,6% della superfice totale degli oceani. Sono molte le variabili che entrano in campo in questo fenomeno, come oltre a quelli già citati la circolazione oceanica, e l’effetto sul futuro è al momento incerto.