Tra tutte le specie di scimmie presenti al mondo, solo una è dotata di un veleno. Si tratta del loris lento e secondo uno studio, tale arma di difesa potrebbe essere d’aiuto per inquadrare meglio l’allergia ai gatti. Quest’ultima colpisce molte persone in tutto il mondo e scoprirne qualche informazione in più potrebbe aiutare a trovare una soluzione molto più che temporanea, o almeno è questa la speranza dietro al ricerca condotta da un team internazionale.
Le parole di Bryan Fry, esperto di loris lenti: “I loris lenti sono gli unici primati conosciuti con veleno e sono stati praticamente non studiati. Nonostante siano un mistero per la scienza, sono comunemente contrabbandati in natura e venduti nel commercio di animali domestici, quindi la nostra ricerca sui centri di salvataggio è stata l’occasione perfetta per fare del bene in una brutta situazione.
“I loris generalmente lenti usano il loro veleno per combattere con altri loris lenti, causando ferite molto lente per guarire. Ma, quando gli umani vengono morsi, la vittima mostrerà i sintomi come se stessero andando in stato di shock allergico.”
Dal veleno delle scimmie ai gatti
Lo studio è nato dopo una scoperta particolare sulla proteina del veleno in questione. Il DNA della molecola è identica a quella della proteina allergenica dei gatti. Quest’ultima la producono e poi la cospargono in tutto il corpo. Da qui nasce l’ipotesi che l’allergia ai gatti sia in sé un’arma di difesa di questi animali. Scopriranno di più andando avanti con le ricerche.
“Questa scoperta mostra quanto sia inventiva la natura nello sviluppo di nuovi arsenali tossici. L’allergia umana ai gatti è così diffusa che sarebbe una straordinaria coincidenza se questa non fosse un’arma difensiva evoluta, come la stessa proteina utilizzata dai loris lenti.”