Essere un astronomo in questo tempi moderni sta diventando sempre più complicato e sembra quasi un paradosso. La tecnologia fa passi da gigante, i telescopi sono sempre più potenti, eppure analizzare lo spazio, scrutare ogni suo anfratto, non è per niente semplice. In orbita intorno alla Terra stanno venendo lanciati sempre più satelliti e se finora ci si era concentrati su quelli di SpaceX, ma anche Amazon non sarà da meno.
Il progetto della costellazione Kuiper è simile a quello di Starlink di SpaceX. L’idea è di fornire Internet satellitare con una qualità mai vista finora. Come? Ovviamente lanciando una quantità inquietante di satelliti. Per Amazon, il piano è di lanciarne ben 3.326, 600 in più rispetto a quanto ipotizzato inizialmente.
Qual è il problema? Questi piccoli satelliti continuano a sfrecciare davanti ai telescopi disturbando la vista degli astronomi riflettendo la luce del sole. Il problema l’abbiamo già visto proprio con SpaceX la quale ha cercato però di porvi rimedio con un rivestimento anti-riflesso che però sembra solo mitigare il fastidio.
Le parole di Michele Bannister, astronomo planetario dell’Università di Canterbury in Nuova Zelanda: “Non abbiamo ancora alcun tipo di linee guida a livello di settore. Non abbiamo un ente industriale che produca una buona cittadinanza aziendale da parte di tutte queste aziende entusiaste che vogliono lanciarsi e non abbiamo alcuna configurazione normativa che fornisca linee guida chiare al settore. Per me, onestamente, è come mettere su un mucchio di aerei e poi non avere il controllo del traffico aereo.”
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