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Amazzonia, studiosi hanno scoperto 381 nuove specie animali e vegetali

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Un nuovo report redatto da Mamirauá Institute e WWF, pubblicato il 30 agosto, rivela che almeno una nuova specie animale o vegetale è state scoperte in Amazzonia ogni due giorni, il tasso più rapido di questo secolo. Le scoperte riaccendono i riflettori sulla foresta in pericolo, portando l’opinione pubblica a farsi domande circa gli effetti catastrofici di un ulteriore riduzione del Polmone Verde del pianeta.

Nuove specie di vertebrati e piante, 381 per la precisione, sono state scoperte nell’arco di appena 24 mesi a cavallo tra il 2014 e il 2015. Nella lista abbiamo 216 piante, 93 pesci, 32 anfibi, 22 mammiferi (due dei quali sono fossili), 19 rettili e un uccello. Il tasso di scoperte al giorno è di 1.9, prendendo in esame il periodo che va dal 1999 al 2009 il WWF ha registrato 111 scoperte all’anno, una ogni tre giorni.

I segreti (svelati) dell’Amazzonia

Ricardo Mello, coordinatore del programma WWF per l’Amazzonia, ritiene che questo ambiente rappresenti un vero e proprio enigma. C’è tanto ancora da imparare su questa regione, sottolineando come le scoperte compiute siano elemento che tutto il mondo deve tenere presente, considerati gli impatti di progetti su ampia scala come vie di trasporto o dighe.

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Il Pirarucù or Arapaima (Arapaima gigas), uno dei più grandi pesci d’acqua dolce al mondo.

“Questa biodiversità deve essere conosciuta e protetta – dichiara Mello – gli studi indicano che il più grande potenziale economico della regione è rappresentato dall’inclusione della biodiversità nelle soluzioni tecnologiche volte alla creazione di un nuovo modello di sviluppo”.

Il report arriva una settimana dopo il decreto del governo brasiliano che prevedeva l’abolizione della riserva naturale di Renca, con conseguenti possibilità di sfruttamento dell’area da parte delle aziende minerarie. Durissime le repliche, tanto che una petizione popolare è stata parzialmente accolta dal giudice federale di Brasilia, il decreto è dunque stato sospeso.  

Tornando alle nuove specie, menzioniamo alcune delle più interessanti. Animali dei quali non avete mai sentito parlare, come l’Inia Araguaiensis. Si tratta di un delfino rosa d’acqua dolce, secondo le stime sono circa 1000 gli esemplari e la loro esistenza è minacciata dalla costruzione di nuove dighe e attività industriali.

Il Plecturocebus Miltoni è una scimmia provvista di una lunga coda di colore arancione brillante. C’è anche spazio per un omaggio all’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, un uccello scoperto nell’area tra Brasile, Perù ed Ecuador ha per l’appunto preso il nome di Nystalus Obamai. Abbiamo poi il Rondonops Xanthomystax, una curiosa lucertola di colore giallo.

L’Amazzonia contiene circa un terzo delle foreste pluviali rimaste sulla Terra, nonostante copra appena l’1% della superficie. Stando alle stime degli studiosi, questa zona è casa per circa il 10% delle specie conosciute.

Fonte: phys.org

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