Così come in ogni altro settore della tecnologia, anche nel mondo delle GPU desktop vi è un’eterna lotta fra due aziende: AMD e Nvidia. Quest’ultima è senza dubbio in vantaggio, per via di un bacino d’utenza molto superiore rispetto ad AMD. Tuttavia, questo non vuol dire necessariamente che i prodotti siano più potenti. Nelle scorse infatti, attraverso una serie di test benchmark, abbiamo scoperto le reali potenzialità della nuova GPU top di gamma AMD Radeon R9 Fury X e, dobbiamo dire non con molta sorpresa, esse sono simili alla Titan X di Nvidia, attuale top di gamma del produttore.
Trattandosi ancora dei primi benchmark emersi in rete, vi consigliamo di prendere il tutto con un piccolo beneficio del dubbio, dato che la GPU messa in esame potrebbe essere un esemplare di pre-produzione oppure i driver utilizzati potrebbero non essere del tutto ottimizzati ecc. Come potete vedere, le variabili sono ancora molte.
Passando ad analizzare i risultati nel dettaglio, scopriamo come la GPU AMD Radeon R9 Fury X ha ottenuto un punteggio di 7507 su Fire Strike Extreme 1.1, ovvero leggermente inferiore rispetto alla Titan X di Nvidia. Risultato simile anche quando la si è testata in configuzione dual GPU, con la Titan X leggermente in vantaggio. C’è da sottolineare anche che la AMD Radeon R9 Fury X è dotata di “soli” 4 GB di memoria HBM dedicata, contro i 12 GB DDR5 della Titan X. Tutti i test sono stati effettuati col medesimo hardware di accompagnamento (CPU Intel Core i7 5960X), così da avere risultati quanto più accurati possibili.
Come detto in precedenza, prima di dare un giudizio su questa nuova AMD Radeon R9 Fury X e sulla sua potenza grafica, preferiamo che sia rilasciata ufficialmente sul mercato e che diverse redazioni la testino e ne verifichino effettivamente il comportamento su diversi tipi di hardware. Solo dopo aver visto tali risultati, ci sembrerà opportuno esprimerci. Resta anche da vedere il prezzo di vendita: avendo la Titan X a circa 1000 euro, AMD dovrà cercare di abbassare quanto più possibile il costo della nuova GPU al fine di riconquistare, almeno in parte, l’utenza strappatagli da Nvidia nel passato.