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Android 8.0 Oreo è arrivato: tutte le novità del nuovo OS firmato Google

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Android rappresenta un ecosistema software in continua evoluzione, pronto ad accogliere nuovi layout interattivi e funzionalità che puntano a sfidare a viso aperto le innovazioni da proporsi in vista dei futuri iPhone 8 e dei relativi sistemi operativi iOS 11 di cui abbiamo parlato nel corso delle ultime settimane.

La celeberrima software house di Mountain View ha tratto ispirazione da un’icona dell’industria dolciaria internazionale, ereditando la denominazione Oreo per l’ottava versione del sistema operativo. Il direttore Global Brand di Oreo, Justin Parnell, ha affermato che: 

“Non capita tutti i giorni che marchi iconici come Oreo e Android uniscano le loro forze in una modalità che riflette le loro rispettive personalità”

android oSi tratta di un sistema operativo che manifesta l’esigenza di una nuova user experience, progettata esplicitamente per semplificare al limite l’interazione in ambiente mobile software tramite l’aggiunta di interessanti funzionalità che passeremo in rassegna all’interno di questo post. Ecco che cosa ci aspetta dal prossimo aggiornamento.

Android O: Nuovo sistema di notifiche

Il sistema di notifiche Android O introduce il concept di canali che tiene conto di una sorta di categorizzazione delle notifiche in arrivo. Per estrema semplificazione possiamo dire che queste possono essere raggruppate secondo un ordine preciso sulla base di una macro-categoria di partenza, oggetto dei primi screenshot rilasciati in via ufficiale da Google.

Dalle prime informazioni in anteprima emerge inoltre la possibilità di poter assegnare un colore differente alla notifiche delle applicazioni, cosicché potrebbe essere verosimilmente possibile conferire una tonalità blu per gli alert di Facebook, verde per quelli di Whatsapp e via dicendo.

In tal senso, quindi, la gestione delle notifiche verrà ulteriormente semplificata a tutto vantaggio di un riscontro immediato che non concorre a generare confusione. Uno swipe sulla notifica consentirà inoltre di posticiparla in un secondo momento a seconda delle nostre specifiche esigenze. 

Sul piano della personalizzazione, tra le altre cose, si ravvisa anche la possibilità di poter razionalizzare l’organizzazione dei Quick Settings dalla classica TrayBar Android, ora decisamente più accessibile.

Android O: Autonomia

I fattori autonomia e risparmio energetico rappresentano i colli di bottiglia più importanti di un ecosistema mobile software in cui l’usabilità nel lungo periodo riveste un ruolo di primaria importanza. Come in occasione del rilascio di Android Marshmallow prima e Android Nougat poi anche con Oreo la società ha previsto specifiche ottimizzazioni ai processi di sistema ed alla gestione delle risorse. 

Dopo Doze, che come ricorderete ha consentito di ottimizzare l’autonomia tramite un algoritmo ad hoc che interveniva nell’utilizzo dei sensori e dei processi in background, anche su Android Oreo è stato previsto un nuovo livello di studio dei processi e dei servizi relativi alla posizione verso cui si introducono tangibili restrizioni che tuttavia non compromettono l’esperienza generale di utilizzo.

Ovviamente gran parte del lavoro resta da relegare agli sviluppatori, i quali dovranno necessariamente provvedere ad un adeguamento del codice operativo per le loro applicazioni nel rispetto dei nuovi comandi.

Android O: ApplicazioniAndroid Oreo app

All’interno di un OS mobile tutto ruota attorno al concetto di applicazione, ma vi sono aspetti del sistema in cui è necessario rimarcare più incisivamente il concetto di ottimizzazione. In particolare Android O introduce miglioramenti specifici al cospetto delle nuove API Autofill, ovvero quelle relative al completamento automatico globale che semplifica non poco la compilazione dei campi password e dati utente in modalità incrociata.

Si tratta di una particolare nuova applicazione alla quale è affidato il compito di immagazzinare tutti i dati utente da riutilizzare poi per la compilazione automatica dei campi in un secondo momento. Il concetto, quindi, trasla a livello di piattaforma rendendo il passaggio della compilazione decisamente più agevole ed a portata d’utente. 

Altrettanto interessante è l’aspetto dell’interfaccia grafica e del nuovo livello di adattamento degli elementi grafici ad icona con il tema scelto. Nello specifico, le icone saranno in grado di cambiare la propria forma in base al tema personalizzato scelto dall’utente. Un aspetto di primaria importanza all’interno di un ecosistema che fa della personalizzazione il suo punto cardine.

Tra l’altro Google ha previsto anche l’utilizzo della nuova modalità Picture-in-Picture derivata da Android TV tanto apprezzata in ambito mobile su versioni custom dell’OS realizzate ad esempio da Samsung con la sua Touchwiz. Anche le versioni stock, dunque, potranno beneficiare dell’utilizzo di una funzione che consente il resize della finestra video da visualizzare separatamente in secondo piano.

Android O: Audio

Con la nuova release del sistema operativo Google si è puntato anche ad una minuziosa personalizzazione del comparto audio, a tutto beneficio dei nuovi sistemi di trasmissione wireless Bluetooth di quinta generazione. Tra l’altro, il nuovo previsto supporto alle funzioni WiFi Aware offrirà la possibilità di di comunicare senza fili anche in assenza di access point.

Sempre dal punto di vista audio è interessante notare la nuova API AAudio che consente di realizzare un’uscita sonora professionale ad alte prestazioni e lag trascurabile. La possibilità di leggere e scrivere sui flussi audio si accompagnerà ad una serie di nuove ottimizzazioni che seguiteranno con le successive release di sistema da rilasciarsi nel corso dei prossimi mesi.

Infine, si sottolinea anche il fatto di poter accedere ai font XML, verso cui potranno essere anche definiti i layout di appartenenza alla specifica famiglia.

Android O: Altre novità

Per quanto riguarda le novità secondarie il nuovo OS introduce anche un nuovo emoji-set ed una serie di nuove funzioni come la Smart Text Selection che consente una selezione del testo intelligente in grado di distinguere il tipo di testo che viene copiato. Ad esempio, sarà possibile distinguere tra un indirizzo, un numero di telefono o semplice testo ed a tap avvenuto accedere alla relativa funzione (navigazione, telefono, copia ed incolla semplice).

Android O: Device CompatibiliAndroid O

La compatibilità dei device con i nuovi sistemi operativi Android O 8.0 si estende in primo luogo ai terminali della società di Mountain View, e quindi ai top di gamma Pixel Phone ma anche ai Nexus 6P, Nexus 5X, Nexus Player e Pixel C ad esclusione delle precedenti generazioni di Nexus, così come confermato dal VP Product Management, Android e Google Play, Sameer Sama, che nel corso di un intervento ha dichiarato che: 

“Rilasceremo i codici sorgente di Android Open Source Project (AOSP) affinché possano essere accessibili fin da subito. I modelli Pixel e Nexus 5X/6P hanno avviato i test e ci aspettiamo di iniziare la fase di roll out quanto prima, insieme a Pixel C e Nexus Player. Stiamo anche lavorando a stretto contatto con i nostri partner e prevediamo che, entro la fine dell’anno, produttori tra cui Essential, General Mobile, HMD Global Home of Nokia Phones, Huawei, HTC, Kyocera, LG, Motorola, Samsung, Sharp e Sony saranno pronti a lanciare o aggiornare i loro dispositivi con Android 8.0 O. Tutti i dispositivi che fanno parte del programma Android Beta riceveranno la versione finale”

Dunque, per quanto concerne gli smartphone ed i tablet dei vari produttori esterni come Samsung, HTC, Sony, Huawei, LG, Xiaomi ed altri si attendono ulteriori informazioni di carattere ufficiale da rilasciarsi in sede di Conferenza Stampa stasera a partire dalle ore 20:40 locali. Se non volete attendere il roll-out ufficiale delle nuove build OS seguite la procedura manuale di flashing indicata all’interno del blog degli sviluppatori Android che vi guiderà all’installazione delle immagini dell’OS sui device Google della linea Pixel e Nexus.

Riuscirà il nuovo Google OS a scavalcare iOS 11 nella disputa all’ultima innovazione? Lo scopriremo presto, nel frattempo rilascia pure qui tutte le tue personali considerazioni al riguardo e seguici sui nostri canali per ulteriori novità ed approfondimenti.  

FONTE

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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