Ming-Chi Kuo di KGI Securities è uno dei più famosi analisti del settore, oltre ad essere uno dei più citati. Secondo Kuo, la presentazione del nuovissimo iPhone X di Apple, avvenuta il mese scorso, ha spostato l’attenzione dei produttori di smartphone Android nel tentativo di capire in modo di includere sotto il display un lettore di impronte digitali o come possono creare una versione della fotocamera TrueDepth con scansione 3D facciale da integrare sui prossimi dispositivi.
Dato che gli ultimi Samsung Galaxy S8, Galaxy S8+ e Note 8 sono caratterizzati da un Infinity Display, il quale occupa gran parte del pannello frontale, non c’è stato spazio per inserire un pulsante Home e quindi di un lettore biometrico integrato all’interno di esso. Anche Apple ha avuto lo stesso problema con l’iPhone X. Il colosso ha deciso, infatti, di affidarsi alla modalità di sblocco Face ID che purtroppo ancora non riusciamo a vederne le prestazioni dato che lo smartphone decennale arriverà sul mercato solo il 3 novembre.
Ming-Chi Kuo: i produttori di smartphone Android sempre più interessati allo sblocco tramite riconoscimento facciale 3D
L’azienda sudcoreana ha deciso con gli ultimi dispositivi della serie Galaxy S e Galaxy Note di affidarsi a un sensore di sblocco tramite impronta integrato posto sul retro. Al contrario, Cupertino ha optato per un’interessante TrueDepth Camera la quale include un sensore per la scansione 3D. Ming-Chi Kuo ha definito quest’ultima rivoluzionaria.
Ora sono tutti in attesa, dunque, di verificare la teoria del noto analista e sbloccare il nuovo melafonino utilizzando il riconoscimento facciale. Un paio di mesi fa sono emerse su Internet alcune indiscrezioni riguardo al prossimo Galaxy Note 9. Questo potrebbe essere il primo smartphone Samsung ad integrare uno scanner di impronte digitali all’interno dello schermo.
Kuo crede fortemente che la prossima generazione di phablet con S Pen sarà il primo terminale del produttore asiatico ad offrire questa innovativa modalità di autenticazione. Tuttavia, egli fa notare che i produttori di smartphone Android hanno triplicato le richieste di informazioni riguardo la tecnologia 3D da parte dei fornitori dopo la presentazione dell’iPhone X, avvenuta il 12 settembre. L’analista sostiene che l’adozione del riconoscimento facciale 3D potrebbe aumentare i margini di guadagno.
Sempre secondo Ming-Chi Kuo, il sistema di rilevamento 3D progettato da Qualcomm-Himax è quello a cui è stata dedicata una maggiore attenzione. Questo entrambe le aziende avrebbero effettuato diversi test. L’analista di KGI Securities, infine, afferma che nei prossimi 2-3 anni, ci saranno tantissimi smartphone Android dotati maggiormente di un sensore riconoscimento facciale 3D anziché di un lettore di impronte digitali incorporato sotto lo schermo.