Gli scienziati dell’Università del Kentucky affermano di essere al lavoro per perfezionare una tecnica in grado di decifrare “digitalmente” fragili testi antichi, illeggibili da quasi 2000 anni. W. Brent Seales, a capo della Digital Restoration Initiative, ha fatto sapere che lui e il suo gruppo di ricerca sono appena tornati da un viaggio in Inghilterra, durante il quale hanno scattato immagini dettagliate di alcune pergamene rinvenute nell’antica città romana di Ercolano, usando uno strumento chiamato “sincrotrone”.
Le pergamene potrebbero risalire al 79 d.C., anno dell’eruzione del Vesuvio che devastò Pompei ed Ercolano
Questo sincrotrone, denominato Diamond Light Source, accelera gli elettroni quasi fino alla velocità della luce, in modo che emettano una luce 10 miliardi di volte più luminosa del Sole! Il sincotrone sintonizza l’energia per “focalizzarsi come farebbe un laser”, ha detto Seales. Questa tecnologia è necessaria per aiutare a compiere un lavoro che richiede immensa precisione, nel tentativo di leggere le pergamene conservate da quando il Vesuvio fece piovere fuoco e cenere sulle città romane di Pompei ed Ercolano nel 79 d.C.
I rotoli sono rimasti sepolti nelle rovine di una villa ad Ercolano, che si credeva fosse appartenuta alla famiglia di Giulio Cesare, fino a quando non sono stati portati alla luce nel 1752. Dopo essere stati quasi carbonizzati durante l’eruzione, decifrare i segreti di questi documenti si è rivelato un compito estremamente arduo. Il tentativo di srotolare fisicamente i rotoli infatti potrebbe rovinarli irrimediabilmente. Quindi il compito dei ricercatori dell’Università del Kentucky è quello di usare la sofisticata tecnica di imaging per riuscire a vedere attraverso i delicati strati di papiro, arrotolati su se stessi centinaia di volte.
Dopo tanto lavoro, sarebbe un peccato non provare a leggerle
Mentre si trovava in Inghilterra, il team di Seales ha scansionato quattro frammenti di una sola pagina di alcune pergamene chiuse e hanno in programma di usare i frammenti di una singola pagina come base su cui mettere a punto un programma di apprendimento automatico al fine di aiutare a delineare le differenze fisiche tra inchiostro e papiro attraverso gli innumerevoli strati racchiusi nella pergamena. Seales descrive il lavoro che attende il suo team come qualcosa di simile ai produttori di Hollywood che realizzano effetti speciali, stimando che il team possa impiegare più di sei mesi per leggere la pergamena.
Il testo potrebbe contenere qualunque cosa, da un’antica lista della spesa ad un testo filosofico. Seales, di religione cattolica, fa sapere che spera di leggere un testo paleocristiano, probabilmente scritto nello stesso periodo dell’eruzione del Vesuvio. Indipendentemente da ciò, egli afferma che sia importante connettersi con l’umanità dei tempi passati. “Se ci siamo così tanto impegnati per portare alla luce queste pergamene, provare a leggerle è il minimo che possiamo fare“, conclude Seales.