La seconda serie dell’Apple Watch è stata presentata lo scorso 7 settembre insieme alla nuova gamma di iPhone. Design identico al predecessore, nuova gamma di colori, nuova versione “edition” più accessibile, in ceramica. Questo costa infatti “solo” 1519 euro nella versione da 42 mm, decisamente meno rispetto agli 11.000 euro del modello in oro dell’anno scorso.
A parte queste variazioni di modelli e colorazioni, è quasi impossibile distinguere un Apple Watch series 2 dalla prima, se non a livello hardware. Infatti oltre ad avere tutte le funzioni del primo modello, come avevamo già accennato questo monta un GPS integrato e un processore due volte più potente. Ma non è tutto, il nuovo smart watch ha un display 2 volte più luminoso e (caratteristica tanto attesa) è ora impermeabile all’acqua. Grazie ad una particolare tecnologia che espelle l’acqua dall’altoparlante, può raggiungere la profondità di 50 mt!
E’ infatti proprio su quest’ultima caratteristica che l’azienda di Cupertino ha deciso di puntare maggiormente. Da oggi, il particolare meccanismo di espulsione dell’acqua che utilizza il Watch appartiene solo ed esclusivamente ad Apple. Infatti l’azienda, come solitamente fa con tutte le sue nuove tecnologie, ha deciso di brevettarlo.
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Apple Watch series 2: come funziona il meccanismo di espulsione dell’acqua
Il meccanismo che permette al nuovo orologio Apple di essere waterproof risiede nel piccolo sistema di espulsione dei liquidi. In pratica, siccome non era possibile sigillare completamente la superficie del Watch per via dell’altoparlante, la Apple ha deciso di introdurre un meccanismo che inizialmente lascia entrare l’acqua per poi espellerla tramite le vibrazione sonore emesse dall’orologio stesso. Più precisamente queste vibrazioni vengono prodotte da un particolare motore voice coil, che utilizza suoni pre-registrati per spingere il liquido al di fuori della cassa inossidabile.
Questo sistema è ora protetto dal relativo brevetto, rilasciato ad Apple dall’US Patent and Trademark Office. Grazie ad una particolare tecnologia tale sistema sfruttando le caratteristiche idrofobiche degli elementi conduttori crea un ambiente adatto al controllo selettivo dei liquidi. In pratica, il sistema può attirare o respingere un liquido configurando i vari elettrodi.
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Apple Watch series 2: un secondo brevetto ?
Ma questo non è l’unico brevetto acquisito dalla Apple riguardo il Watch. Infatti questa ha richiesto un secondo brevetto mirato ad espandere le funzioni della porta diagnostica dell’orologio. La quale fino ad oggi non ha avuto nessuna utilità per gli utenti finali. Questa, che si trova in una piccola fessura in alluminio ben nascosta all’interno dell’attaccatura del cinturino, presenterebbe sei piccoli contatti pensati per implementare il supporto alla ricarica e il trasferimento dei dati con altri dispositivi (iPhone, iPad, Mac, ecc.).
Brevetto interessante quest’ultimo in quanto non ha fatto altro che amplificare quelli che erano i già numerosi rumor riguardo un possibile cinturino smart con parti elettroniche. Si è scoperto che Apple utilizza già questa porta negli stores per collegare l’orologio agli iPad mini, tramite un adattatore Lightning. Il tutto al fine di pubblicizzare il prodotto e di mostrarne le caratteristiche mediante la selezione dallo schermo dell’iPad.
Un insieme di azioni queste, che fanno già presagire l’intenzione da parte dell’azienda di ampliare le potenzialità del suo smartwatch. La Apple Watch serie 2 è appena uscita ma a quanto pare la Apple non vuole fermarsi e desidera incrementare nuovamente le sue funzioni. A questo punto bisognerà solo aspettare per vedere se questa nuova porta diagnostica sarà davvero rivoluzionaria come si prospetta.