Ormai da anni si fanno tanti articoli sensazionalistici su asteroide che stanno puntando verso la Terra e possibili minacce, tutti eventi in realtà neanche lontanamente pericolosi, ma fatti passare per tali. Nonostante tutto questo però, un rischio infinitesimale c’è e per questo gli scienziati hanno lavorato per anni per progettare sistemi di difesa validi. Uno di questo è il DART e sta per venire utilizzato proprio dalla NASA.
Si tratta del Double Asteroid Redirection Test che tra pochi mese verrà messo in orbita per cercare di spingere via non una minaccia, ma un asteroide simile a quelli che un giorno potrebbe venire a sbattere contro il nostro pianeta. La messa in orbita è prevista per il 24 novembre, ma ci vorrà quasi un anno per raggiungere l’obiettivo ovvero Dimorphos, una pietra spaziale con un diametro di 160 metri.
Asteroide e Terra: un sistema di difesa planetario
Il sistema di difesa si basa su semplicemente un impatto contro l’asteroide che dovrebbe di fatto andare a cambiare l’orbita dell’oggetto. Tale cambiamento dovrebbe risultare lieve, ma abbastanza sul lungo periodo per allontanarlo di molto rispetto alla Terra. Ovviamente non finirebbe comunque contro di noi, ma la distanza aumenterebbe di molto rispetto a un viaggio “naturale”.
Un aspetto importante di questa missione è la presenza di un satellite dell’Agenzia Spaziale Italiana che servirà a registrare immagini dell’evento. Le riprese risulteranno utili sia in caso di successo che non, così da poter correggere il tiro per futuri pericoli spaziali. Alla fine l’uomo si è messo in testa anche di andare a spostare le asteroide nello spazio.