L’avaria è conosciuta per essere l’influenza dei volatili, ma può anche colpire altri animali. Di recente, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha segnalato dei casi ufficiale tra più di venti gatti in Polonia. Si tratta di un prima volta a livello di numeri di esemplari coinvolti e una regione così circoscritta del pianeta, ma finora non si registrano casi tra le persone.
A preoccupare, relativamente parlando, sono ulteriori esemplari morti da quanto sono arrivate le segnalazioni. Si parla di oltre 45 gatti trovati defunti in 13 regioni diversi della Polonia e a 29 di questi è stata trovata traccia del virus dell’aviaria, H5N1. Quest’ultima è la variante più recente avvistata finora che è stata vista in altri animali e in diverse parti del mondo.
L’aviaria colpisce i gatti in Polonia
La preoccupazione attuale delle autorità sanitarie, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è un aumento dei contagi tra gli animali, soprattutto tra quelli che hanno uno stretto contatto con le persone. Un passaggio del genere potrebbe voler dire la presenza di una mutazione pericolosa che potrebbe a sua volta far partire un’ulteriore pandemia. Di fatto l’aviaria viene monitorato da molti anni sempre perché c’è il rischio di uno scenario del genere.
Nel 2003 il virus dell’aviaria riuscii a far morire 900 persone mentre allo stesso tempo morirono centinaia milioni di volatili in tutto il mondo. Nell’uomo non riuscì a diffondersi così velocemente da diventare un effettivo pericolo, ma non è detto che un giorno non possa succedere. Attualmente questo rischio non c’è però la situazione può cambiare velocemente.