Con l’uso in massa di internet sono aumentati a dismisura anche i tentativi di phishing, per opera di malintenzionati aventi lo scopo di entrare in possesso di dati sensibili di malcapitati. Lo strumento preferito dagli Hacker resta ovviamente la mail, inviando soprattutto finti avvisi da parte di banche o di Poste italiane. Con l’espandersi dell’uso di internet sui cellulari, invece, gli Hacker utilizzano principalmente le app di messaggistica per inviare bug e virus. In primis WhatsApp, come vi abbiamo spesso detto mettendovi in guardia. Non mancano comunque ancora gli Hacker che prediligono i tradizionali sms.
Un bug in particolare minaccia la fortunata serie di smartphone Samsung, i Galaxy S. Sebbene non tutti i modelli e non con il solito scopo di entrare in possesso di dati sensibili. Sebbene più pericoloso, perché non c’è bisogno di cliccare un link affinché entri in azione. Vediamo di cosa si tratta e come difendersi.
Un bug via Sms fa tornare impostazioni di fabbrica su Galaxy S4 e Galaxy S5
Come riporta The Register, a lanciare l’allarme sono gli hacker Contextis Tom Court (@tomcourt_uk) e Neil Biggs. Il bug riguarda in particolare i Samsung Galaxy S4 e S5, mentre non funziona con le successive serie S6 e S7. In pratica, il bug entra in azione mediante un sms in grado di ripristinare i dati di fabbrica del povero smartphone malcapitato. Nonché cancellare tutti i dati che il proprietario ha su di essi. Il danno non sarà a conti bancari, postali o su Paypal, ma è comunque ingente e fastidioso. Del resto, parliamo di Galaxy S4 e S5, dunque si presume anche utilizzati da diversi anni e quindi con tanti dati storici degli utenti.
Come difendersi da bug via sms su Galaxy S4 e Galaxy S5
Come possono difendersi i proprietari di questi due device? Aggiornando le patch sicurezza rilasciate già a novembre da Samsung per questi smartphone, dato che il colosso coreano è stato avvisato dai due Hacker sul pericolo di questo bug.
Leggi anche: Galaxy S8, con Bixby privacy a rischio? I dubbi degli esperti
In realtà, Samsung ne era a corrente già dallo scorso giugno e ci ha lavorato nei mesi successivi fino alla risoluzione nel mese di novembre e il rilascio delle patch. Tuttavia, se ne è data notizia solo ora. Chi non lo avesse ancora fatto, aggiorni quanto prima i due dispositivi.