Cancro: le formiche sono in grado di riconoscerlo dalle urine

Date:

Share post:

Un nuovo studio ha suggerito che le formiche possono essere addestrate a riconoscere il cancro dalle urine. Sebbene questa capacità dei questi animali non viene utilizzata sugli esseri umani, i risultati sono davvero promettenti ed incoraggianti. Ovviamente poiché le formiche non hanno un naso, usano i recettori olfattivi sulle loro antenne per trovare cibo o captare possibili nemici.

Per lo studio gli scienziati hanno addestrato quasi tre dozzine di formiche setose a utilizzare questi recettori olfattivi acuti per un compito diverso: trovare tumori. Nel laboratorio i ricercatori hanno insegnato agli insetti ad associare l’urina dei roditori portatori di cancro allo zucchero. Una volta posizionate in una capsula, le formiche si posizioneranno il 20% in più del tempo vicino ai campioni di urina contaminata dal tumore rispetto a quella sana.

 

Formiche, grazie alle loro capacità sono in grado di riconoscere il cancro dalle urine

Poiché le cellule tumorali contengono composti organici volatili che i ricercatori possono utilizzare come biomarcatori del cancro, animali come i cani e ora le formiche possono essere rapidamente addestrati a rilevare queste anomalie attraverso il loro senso dell’olfatto. Tuttavia i ricercatori pensano che le formiche abbiano un vantaggio rispetto ai cani o ad altri animali che impiegano più tempo per addestrarli. Ciò è davvero importante, lo sappiamo, in quanto prima si rileva il cancro e prima si può passare al trattamento. I ricercatori sperano che le formiche siano utili per quanto riguarda la prevenzione e che diventino dei biorilevatori di cancro economici ed efficaci.

Ciò è possibile grazie al metabolismo alterato delle cellule tumorali individuabili dalla sviluppata sensibilità olfattiva di alcuni animali; le formiche pur avendo un olfatto altrettanto sviluppato, possono essere addestrate rapidamente e a costo zero. Ovviamente i risultati sono molto promettenti anche se al momento non verrà utilizzato per l’uso quotidiano sugli esseri umani. Questa scoperta apre nuove strade alla messa a punto di test per la diagnosi precoce dei tumori, che facendo leva su una metodologia di tale impronta, potrebbero essere celeri, poco invasivi e poco costosi.

Foto di Roman Grac da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

Related articles

iPhone 17 Pro: le sette novità in arrivo il prossimo anno

Il 2025 sarà l'anno degli iPhone 17. Apple prevede di lanciare ben 4 differenti modelli, uno base, uno...

Recensione Shark Detect Pro: aspirapolvere di qualità con autosvuotamento

Shark Detect Pro è il nome della nuova gamma di scope elettriche intelligenti di Shark, azienda che nel corso degli...

Vischio: non solo tradizione e baci ma anche salute

Tra le tante, tantissime, tradizioni del periodo natalizio c'è quella del vischio. Si parla di una tradizione secolare...

Cosa succede nell’oceano quando due cicloni si scontrano?

Quando due cicloni tropicali si scontrano, si creano effetti complessi e straordinari sia nell’atmosfera sia nell’oceano. Un caso...