Non per tutti risulta semplice ingoiare una pillola, ma spesso per alcuni è anche una necessità per poter trattare malattia esistenti, o evitarne altri. La scienza, o le case farmaceutiche, per venire incontro a questa fetta di popolazione hanno inventato capsule rivestite con una superfice morbida che risulta più facile l’assunzione. Secondo nuovi studi però, le suddette sono collegate a potenziali altri problemi di salute.
Quando si parla di capsule softgel si fa riferimento a quei medicinali, ma anche e soprattutto integratori, rivestiti da un involucro morbido. Per avere questo risultato si utilizzano plastificanti, sostanze chimiche che vengono anche chiamati ftalati. Sono un problema in quanto hanno anche effetti collaterali come interferire con il sistema ormonale che può portare a molti problemi a cascata. Alcuni studi hanno evidenziato anche la possibilità di malattie cardiache.
Il rischio dietro a capsule softgel
Per le capsule softgel vengono utilizzati diversi tipi di ftalati e molti altri prodotti di uso comune ne utilizzando di altri tipi. In ambito medico di solito viene utilizzato il dietiftalato, l’acetato ftalato di cellulosa, l’acetato ftalato di polivinile e l’promellosa ftalato. Tutti questi sono studiati apposta per l’uso medico, appunto, è presentano rischi bassi. Al tempo stesso però, alcune tipologie anch’esse usato come il dibutilftalato presentano grossi problemi tra riproduzione e sviluppo.
Se da un lato quindi dal lato dei soli medicinali si può stare più tranquilli con le capsule softgel, soprattutto se la quantità di assunzione è limitata, con gli integratori il discorso è totalmente diverso. Essendo dei prodotti sdoganati, ci sono moltissimi rischi anche perché molti prodotti che circolano spesso non risultano completamenti sicuri.