Un cervo trovato morto nel parco nazionale di Khun Sathan, nella provincia di Nan, nel Nord della Thailandia. Nel suo stomaco sono stati trovati circa 7 kg di plastica. Durante l’autopsia del cervo, un animale di circa 10 anni di età, sono stati trovati numerosi sacchetti di plastica e altra immondizia che, secondo gli esperti, ne avrebbero causato la morte. Ha dare il triste annuncio è il direttore della regione protetta, Kriangsak Thanompum.
Un cervo trovato morto a causa della plastica
La causa della morte è stata l’ostruzione gastrointestinale dovuta all’ingente quantità di plastica, abbandonata dai turisti in visita al parco. Il cervo è stato trovato morto senza infatti alcuna ferita evidente. Il ritrovamento è avvenuto ad opera delle guardie forestali del parco nei giorni scorsi, per l’esattezza lo scorso lunedì.
Il Dipartimento dei parchi nazionali e della fauna selvatica ha dichiarato che il cervo era morto da circa due giorni. Il cervo avrebbe finito col mangiare i sacchetti di plastica utilizzati per il trasporto di alimenti dai turisti, attirato con tutta probabilità dai residui di cibo.
Tra l’immondizia ritrovata nello stomaco del povero animale vi erano infatti, sacchetti di caffè e involucri di una specialità locale, una pasta aromatica dal forte odore. Inoltre vi erano anche una corda di paglia, brandelli di asciugamani, resti di indumenti maschili e anche dei guanti di gomma.
Il problema della plastica monouso
La Thailandia è uno dei paesi in cui maggiormente si consuma e si utilizza plastica. Il consumo di sacchetti di plastica stimato è di circa 3000 a persona ogni anno. Un’abitudine che sta costanto la vita a tartarughe e duogonghi (cetacei dell’ordine delle Sirenia), non solo ai cervi.
E secondo Thanompun, l’episodio del cervo trovato morto “dimostra ancora una volta che dobbiamo prendere sul serio e ridurre l’uso di la plastica monouso“, scegliendo di utilizzare “prodotti ecologici”. Nel frattempo diversi grandi rivenditori si sono impegnati a smettere di distribuire buste di plastica monouso entro gennaio del 2020. Un piccolo passo da parte delle aziende, ma potremmo scegliere di riutilizzare i sacchetti o comprare delle borse per la spesa in cotone ad esempio, scegliendo di non utilizzare i sacchetti di plastica forniti dai rivenditori. La scelta e la responsabilità ricade su di noi.