Perso nel bagliore del Sole, un oggetto alquanto singolare era rimasto nascosto alla nostra vista sino allo scorso 11 agosto. Soltanto qualche giorno fa infatti, l’astronomo amatoriale giapponese Hideo Nishimura, ha rilevato questo oggetto luminoso molto vicino alla nostra stella. Si tratterebbe di una cometa proveniente dalla Nube di Oort.
La scoperta dell’astronomo giapponese è stata confermata proprio il giorno di Ferragosto, ovvero lo scorso 15 agosto, quando il Minor Planet Center ha ufficialmente confermato la scoperta nominando la cometa C/2023 P1 (Nishimura).
La cometa si trova attualmente nella costellazione dei Gemelli. Ha raggiunto una magnitudine di 10.8 e sta gradualmente diventando più luminosa. La coda è in crescita misura già quasi 8′. C/2023 P1 può essere già osservata con un telescopio amatoriale, puntandolo in cielo poche ore prima dell’alba.
Il nome delle comete è un codice alfanumerico che contiene i dati relativi alla prima osservazione del corpo celeste ed alcune sue caratteristiche. La lettera C indica che la cometa non è periodica, ovvero si tratta di un corpo proveniente dalla Nube di Oort che attraversa il Sistema Solare solo una volta o che potrebbe impiegare da 200 a migliaia di anni per orbitare attorno al Sole.
2023 P1 significa che il cometa è stata scoperta nel 2023, nella prima metà di agosto (ciò corrisponde alla lettera P nel sistema di denominazione dei comete IAU, ed è stato il primo oggetto di questo tipo scoperto nello stesso periodo. Nishimura significa che la scoperta è stata fatta da Hideo Nishimura, l’astronomo giapponese.
Il 26 agosto: C/2023 P1 la cometa entrerà nella costellazione del Cancro e avrà una magnitudine di 9.2. Il 5 settembre: C/2023 P1 (mag 6.9) nella costellazione del Leone. Il 7 settembre (mag 6.3) passa a 0°16′ dalla stella Ras Elased Australis nella costellazione del Leone.
Il 13 settembre (mag 4.3) raggiunge la sua massima vicinanza alla Terra a una distanza di 0.29 UA nella costellazione del Leone. Il 16 settembre C/2023 P1 (mag 3.4) entra nella costellazione della Vergine. Il 18 settembre (mag 3.2) raggiunge il perielio nella costellazione della Vergine.
La cometa dovrebbe raggiungere una magnitudine di 4.9 l’11 settembre, sarà quindi abbastanza luminosa per poter essere vista ad occhio nudo. Sarà dunque visibile poche ore prima dell’alba nella costellazione del Leone. Diventerà ancora più luminoso nei giorni successivi mentre raggiunge il perielio, ma sarà anche più vicino al Sole nel cielo, il che renderà più difficile l’osservazione.
Il 18 settembre, C/2023 P1 raggiungerà il suo punto più vicino al Sole, chiamato perielio. Sarà davvero vicino alla nostra stella, ad una distanza di circa 0.9 AU. In quel momento, C/2023 P1 potrebbe avere una magnitudine di 3,2, il che la renderebbe molto visibile ad occhio nudo. Purtroppo però si troverà anche a soli circa 12° dal Sole nel cielo, quindi non ci sarà molto tempo per osservarla.
Il momento migliore per vederla sarà al tramonto nella costellazione della Vergine. Nell’emisfero settentrionale si avrà la migliore possibilità di osservazione. Entro metà ottobre, C/2023 P1 tornerà ad allontanarsi dal Sole, tornando ad essere visibile solo con un telescopio.
Foto di Peter Schmidt da Pixabay
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