Un team di ricercatori del Computer Science and Artificial Intelligence Lab (CSAIL) del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha sviluppato un drone che può essere controllato con il solo movimento del braccio.
Il CSAIL pubblicato un video del lavoro in corso, utilizzando le informazioni segnali muscolari per controllare i dispositivi. L’ultimo studio prevede il controllo totale e preciso dei droni, usando solo gesti di mani e braccia per navigare attraverso una serie di anelli grazie a un dispositivo attaccato al braccio.
Il dispositivo a forma di braccialetto cattura il movimento attraverso segnali elettrici e può distinguere tra un pugno chiuso, rotazione della mano o movimento dell’avambraccio. Secondo le esperienze fin qui fatte, il drone ha identificato e risposto correttamente all’81% dei 1.535 “gesti non strutturati“.
Questa nuova tecnologia utilizza il biofeedback per controllare i dispositivi, anziché il riconoscimento ottico o altri tipi di riconoscimento dei gesti. I controlli possono essere molto specifici, configurando una varietà di diverse potenziali applicazioni per questo tipo di tecnologia remota.
L’obiettivo è rendere il controllo del drone – e potenzialmente di altri elementi tecnologici – il più naturale possibile, sfruttando l’intuizione umana.
Un articolo pubblicato a marzo descrive in dettaglio il “controllo gestuale plug-and-play” che dipende dai sensori muscolari e di movimento. “Permettere alle macchine di interpretare comandi non verbali, come i gesti, può aiutare a rendere le interazioni più simili alle interazioni con un’altra persona“, si legge. “Tuttavia, per essere diffusi ed efficaci in scenari realistici, le interfacce non dovrebbero richiedere un’infrastruttura di rilevamento significativa o tempi di configurazione per utente“.
L’industria che si concentra sulla creazione di droni in grado di lavorare in sicurezza a fianco e in stretta collaborazione con i robot trarrebbe grandi benefici dai progressi che rendono l’interazione tra persone e apparecchiature robotiche più naturale, istintiva e, in definitiva, sicura.
Gli studi del MIT in questo settore potrebbero portare a futuri prodotti di robotica industriale che richiedono meno formazione e programmazione per funzionare su larga scala.
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