Questo coronavirus è mutato diverse volte sia prima di raggiungere l’uomo, che dopo. Basti pensare che attualmente esistono tre ceppi diversi e quello presente in Europa è il più pericoloso. Il virus ha avuto diversi mesi per cambiare, apparentemente anche più di cinque, e nel prossimo futuro potrebbe farlo ancora.
A dire il vero, sicuramente lo farà, ma è impossibile prevedere come. La prossima grande mutazione potrebbe avvenire verso quest’estate, perlomeno secondo alcuni studi. Il rischio è che questa mutazioni possa limitare l’efficacia dei vaccini che si stanno attualmente sviluppando.
Coronavirus, vaccini e mutazione
Le parole di Bette Korber, biologia computazionale: “Questa è una notizia difficile, ma per favore non scoraggiarti solo per questo. Il nostro team di LANL è stato in grado di documentare questa mutazione e il suo impatto sulla trasmissione solo a causa di un enorme sforzo globale di persone cliniche e gruppi sperimentali, che rendono disponibili nuove sequenze del virus (SARS-CoV-2) nelle loro comunità locali come il più rapidamente possibile.”
Allo stato attuale delle cose, lo studio dei vari ceppi di coronavirus presenti ha evidenziato almeno 14 mutazioni diverse. Le mutazioni riguardano principalmente la proteina spike, quella stessa proteina che permette al coronavirus di penetrare all’interno del nostro organismo.
Rallentare il contagio è sicuramente positivo anche sotto questo punto di vista. Meno passaggi del virus equivale a ridurre le possibilità di mutazione dello stesso. Un gran numero di contagi, d’altro canto, aumentano sensibilmente tale possibilità, un motivo in più per continuare a rispettare le linea guida anche durante la seconda fase.