Cos’è l’antibiogramma e come si esegue

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L’antibiogramma è uno strumento essenziale nella microbiologia clinica per determinare la sensibilità di un microrganismo agli antibiotici, e la sua importanza risiede soprattutto nell’orientare una terapia antibiotica mirata ed efficace.

È un test che permette di mettere un microrganismo isolato da un paziente in contatto con diversi antibiotici, per identificare quale sia il più efficace contro di esso. I risultati includono:

  • MIC (Concentrazione Minima Inibitoria): la quantità minima di antibiotico necessaria per inibire la crescita batterica.
  • Valutazione di sensibilità/resistenza: indica se l’antibiotico è efficace, inefficace o con efficacia parziale verso il microrganismo.

Come si esegue?

  1. Prelievo campioni:
    • Possono provenire da emocolture, urinocolture, tamponi (ferite, mucose), broncoaspirati, e persino liquidi prelevati in chirurgia.
    • Lo scopo è verificare la presenza di microrganismi responsabili dell’infezione.
  2. Preparazione delle colture:
    • I campioni sono posti su terreni di coltura in laboratorio per evidenziare la crescita batterica.
  3. Applicazione dei dischetti antibiotici:
    • Una sospensione batterica standardizzata viene distribuita su un terreno fresco. Successivamente si applicano dischetti di carta imbevuti di antibiotici specifici.
  4. Incubazione:
    • Il tutto è mantenuto a 35-37°C per 18–24 ore, tempo necessario affinché il microrganismo cresca e l’antibiotico si diffonda attorno al dischetto.
  5. Interpretazione dei risultati:
    • L’alone di inibizione intorno al dischetto viene misurato:
      • Un ampio alone indica sensibilità.
      • Un alone ridotto o assente indica resistenza.

Referto dell’antibiogramma

Include dettagli importanti per la gestione clinica:

  • Il tipo di campione analizzato.
  • I microrganismi identificati (eventuali co-infezioni).
  • La carica batterica (CFU/ml).
  • La lista di antibiotici testati, accompagnata dal valore di MIC e la classificazione di sensibilità (sensibile, resistente, intermedio).

Perché è importante?

  1. Garantisce l’uso razionale degli antibiotici, riducendo l’uso di terapie empiriche inefficaci.
  2. Aiuta a combattere l’antibiotico-resistenza, problema crescente in medicina.
  3. Offre indicazioni cruciali in pazienti con infezioni complicate o in terapia intensiva.

Seguire i risultati dell’antibiogramma consente ai medici di ottimizzare la cura, riducendo il rischio di sviluppare resistenze e migliorando i tempi di recupero del paziente.

Foto di Nastya Dulhiier su Unsplash

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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