L’antibiogramma è uno strumento essenziale nella microbiologia clinica per determinare la sensibilità di un microrganismo agli antibiotici, e la sua importanza risiede soprattutto nell’orientare una terapia antibiotica mirata ed efficace.
È un test che permette di mettere un microrganismo isolato da un paziente in contatto con diversi antibiotici, per identificare quale sia il più efficace contro di esso. I risultati includono:
- MIC (Concentrazione Minima Inibitoria): la quantità minima di antibiotico necessaria per inibire la crescita batterica.
- Valutazione di sensibilità/resistenza: indica se l’antibiotico è efficace, inefficace o con efficacia parziale verso il microrganismo.
Come si esegue?
- Prelievo campioni:
- Possono provenire da emocolture, urinocolture, tamponi (ferite, mucose), broncoaspirati, e persino liquidi prelevati in chirurgia.
- Lo scopo è verificare la presenza di microrganismi responsabili dell’infezione.
- Preparazione delle colture:
- I campioni sono posti su terreni di coltura in laboratorio per evidenziare la crescita batterica.
- Applicazione dei dischetti antibiotici:
- Una sospensione batterica standardizzata viene distribuita su un terreno fresco. Successivamente si applicano dischetti di carta imbevuti di antibiotici specifici.
- Incubazione:
- Il tutto è mantenuto a 35-37°C per 18–24 ore, tempo necessario affinché il microrganismo cresca e l’antibiotico si diffonda attorno al dischetto.
- Interpretazione dei risultati:
- L’alone di inibizione intorno al dischetto viene misurato:
- Un ampio alone indica sensibilità.
- Un alone ridotto o assente indica resistenza.
- L’alone di inibizione intorno al dischetto viene misurato:
Referto dell’antibiogramma
Include dettagli importanti per la gestione clinica:
- Il tipo di campione analizzato.
- I microrganismi identificati (eventuali co-infezioni).
- La carica batterica (CFU/ml).
- La lista di antibiotici testati, accompagnata dal valore di MIC e la classificazione di sensibilità (sensibile, resistente, intermedio).
Perché è importante?
- Garantisce l’uso razionale degli antibiotici, riducendo l’uso di terapie empiriche inefficaci.
- Aiuta a combattere l’antibiotico-resistenza, problema crescente in medicina.
- Offre indicazioni cruciali in pazienti con infezioni complicate o in terapia intensiva.
Seguire i risultati dell’antibiogramma consente ai medici di ottimizzare la cura, riducendo il rischio di sviluppare resistenze e migliorando i tempi di recupero del paziente.
Foto di Nastya Dulhiier su Unsplash