In un nuovo studio, scienziati americani e polacchi hanno rilevato un nuovo fondamento logico per la progettazione di farmaci anti-covid19; bloccare una “forbice” molecolare che il virus utilizza per la produzione di virus e disabilitare le proteine umane cruciali per il sistema immunitario.
Le informazioni raccolte dal team americano hanno aiutato i chimici polacchi a sviluppare due molecole che inibiscono il cutter, un enzima chiamato SARS-CoV-2-PLpro. Questo enzima promuove l’infezione rilevando ed elaborando proteine sia virali che umane.
Covid-19, la forbice molecolare come possibile progettazione dei farmaci anti-virus
“Questo enzima esegue un doppio colpo“, ha detto il dottor Olsen. “Stimola il rilascio di proteine essenziali per la replicazione del virus e inibisce anche molecole chiamate citochine e chemochine che segnalano al sistema immunitario di attaccare l’infezione“. SARS-CoV-2-PLpro taglia le proteine umane che aiutano a mantenere l’integrità delle proteine. “L’enzima agisce come una forbice molecolare“, ha detto il dottor Olsen. “Fissa l’ubiquitina e l’ISG15 dalle altre proteine, invertendo i loro normali effetti“.
Il team ha risolto le strutture tridimensionali di SARS-CoV-2-PLpro e le due molecole inibitrici, chiamate VIR250 e VIR251. Questo è un punto critico: l’inibitore è specifico per questo enzima virale e non reagisce in modo crociato con enzimi umani con una funzione simile. Il team ha anche confrontato SARS-CoV-2-PLpro con enzimi simili dei coronavirus degli ultimi decenni, SARS-CoV-1 e MERS. Hanno appreso che SARS-CoV-2-PLpro elabora l’ubiquitina e l’ISG15 in modo molto diverso rispetto a SARS-1.
Comprendendo le somiglianze e le differenze di questi enzimi in vari coronavirus, potrebbe essere possibile sviluppare inibitori efficaci contro più virus e questi inibitori potenzialmente potrebbero essere modificati quando in futuro emergeranno altre varianti di coronavirus.
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