Grazie al successo della campagna di vaccinazione contro il Covid-19, Israele potrebbe aver raggiunto l’immunità di gregge ed è possibile rallentare con le restrizioni. Con oltre 4 milioni di persone vaccinate completamente, il numero di casi giornalieri è sceso del 97%. Ad affermarlo è un biologo computazionale del Weizmann Institute, Eran Segal.
Gli ultimi dati del ministero della sanità sulle infezioni nelle ultime 24 ore segnalano 86 nuovi casi, con un tasso di positività dell’0,8%. I casi attivi nel Paese sono 3.890 con 263 in condizioni gravi. Se confermato, Israele potrebbe essere il primo paese al mondo a raggiungere la pietra miliare dell’immunità di gregge.
La scorsa settimana anche il Regno Unito aveva affermato il suo possibile arrivo all’immunità di gregge, anche se l’affermazione è stata subito contestata. Israele negli ultimi mesi ha ridotto di molto le restrizioni, aprendo aziende, luoghi d’eventi e altre attività grazie al successo della campagna di vaccinazione, diminuendo i livelli di morbilità. Entro questo mese il Governo vorrebbe revocare l’uso della mascherina all’esterno.
Tuttavia, alcuni limiti alle riunioni e alle scuole rimangono in vigore. Israele attualmente limita anche il numero di persone che possono entrare e uscire dal paese ogni giorno, temendo la diffusione di varianti che potrebbero minare l’efficace programma di vaccinazione. I ministri del governo hanno votato per allentare ulteriormente le restrizioni nelle scuole, eliminando il requisito che i bambini di quarta elementare imparino in classi più piccole.
Hanno anche eliminato l’obbligo per gli studenti di presentare una dichiarazione sullo stato di salute firmata dai genitori per entrare in classe, consentendo al contempo alle università e ai college di svolgere tutti i test di persona. Secondo le norme sanitarie 100 persone possono riunirsi all’aperto e 20 all’interno. I luoghi culturali possono ospitare fino a 750 persone nell’ambito del programma Green Pass, che viene dato a coloro che sono completamente vaccinati o si sono ripresi dal Covid-19, garantendo loro l’ingresso in luoghi pubblici non aperti ad altri.
Un altro studio israeliano sostiene che i vaccinati proteggono anche coloro che non possono o non vogliono essere vaccinati. I dati esaminati avrebbero confermato che l’effetto è così netto che ogni aumento dei tassi di vaccinazione degli adulti in una comunità dimezza il rischio che i bambini risultino positivi. Inoltre chi ha contratto il Covid-19 dopo una dose di vaccino, ha una carica virale inferiore e quindi trasmette meno il virus.
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