Sebbene il vaccino Pfizer abbia dimostrato di essere sicuro e di circa il 95% efficace in uno studio clinico che ha coinvolto 44.000 partecipanti, il caso dell’Alaska ha intensificato le preoccupazioni sui possibili effetti collaterali. Una donna, operatrice sanitaria, di mezza età ha riscontrato una grave reazione allergica dopo essersi somministrata, in diretta tv, al vaccino anti-covid.
Gli esperti hanno affermato che gli sviluppi potrebbero indurre a richiedere linee guida più rigorose per garantire che i destinatari siano stati attentamente monitorati. I funzionari sanitari hanno affermato che i casi non avrebbero interrotto i loro piani di lancio del vaccino, ma stavano condividendo le informazioni per motivi di trasparenza.
Covid-19, scoperta un’altra reazione al vaccino Pfizer
La donna di mezza età che non aveva una storia di allergie, ha avuto una reazione anafilattica iniziata 10 minuti dopo aver ricevuto il vaccino. Ha sperimentato un’eruzione cutanea sul viso e sul busto, mancanza di respiro e battito cardiaco elevato. La dottoressa Lindy Jones, ha detto che la lavoratrice viene somministrata per la prima volta un’iniezione di adrenalina, un trattamento standard per gravi reazioni allergiche. I sintomi si sono attenuati ma poi sono riemersi ed trattati con steroidi e una flebo di epinefrina.
Quando i medici cercano di fermare la flebo, i sintomi riemergono ancora una volta, trasferendola nell’unità di terapia intensiva ed infine dimessa il giorno seguente, ha detto il dottor Jones. Un secondo operatore ha sperimentato una reazione al vaccino con vertigini, gola irritata e gonfiore d’occhi.
Portato al pronto soccorso e trattato con epinefrina, sebbene l’ospedale abbia affermato che la reazione non è stata considerata anafilassi. L’operaio è tornato alla normalità entro un’ora e rilasciato. L’ospedale ha detto che entrambi i lavoratori non volevano che le loro esperienze avessero un impatto negativo sugli altri che si mettevano in fila per il vaccino.