Attualmente il piano vaccinale si basa sue tre vaccini e un quarto è stato approvato e dovrebbe arrivare a breve. In Italia, ma in realtà anche negli altri grandi paesi in Europa, si sta discutendo della possibilità di sfruttare il vaccino russo. Notizia meno nota è quello che nel nostro paese sta venendo sviluppando un vaccino ad hoc contro il Covid-19.
Il vaccino Covitar di ReiThera ha da poco finito la prima parte di test e da poco è iniziata la sperimentazione sulle persone. La prima fase in questione sta avvenendo in diversi ospedali sparsi su tutto il territorio italiano.
La sperimentazione di questo vaccino Covid-19 verrà fatta su scelta volontaria, ma quarto dovranno essere over 60enni. Altri aspetti importanti per la scelta dei volontari è il reclutamento di persone a rischio. Bisogna capire l’efficacia che il vaccino riesce a garantire.
Covid-19: il vaccino italiano
Questo vaccino è cofinanziato dalla Regione Lazio, dal Ministero della Ricerca e anche dall’Istituto Spallanzani di Roma. La speranza è di riuscire a completare tutto entro breve per permetterne un utilizzo già verso autunno di quest’anno. Per certi versi per allora il programma vaccinale potrebbe aver già reso la maggior parte della popolazione italiana immune, ma non è detto che tale traguardo potrebbe segnare la fine della pandemia.
Le parole di uno dei dottori che collaborano per la sperimentazione, il primario del dipartimento di malattie infettive dell’ospedale universitario di Palermo, Antonio Cascio: “Dai primi dati che abbiamo a disposizione possiamo affermare che il vaccino italiano è efficace già con una singola somministrazione. Si tratta di un vaccino che sfrutta la tecnologia del vettore virale: un adenovirus geneticamente modificato in grado di generare anticorpi nell’organismo in cui viene somministrato.”
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