Un successo per la missione Demo-1 della SpaceX. Dopo il successo del lancio e dell’ancoraggio alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), è avvenuto oggi con successo il distacco dalla ISS e l’ammaraggio della capsula Crew Dragon della SpaceX. Dopo cinque giorni di ancoraggio, questa mattina alle 8:32 (ora italiana) si è sganciata in maniera automatica dalla Stazione spaziale, iniziando il viaggio di rientro, ed è ammarata nell’Atlantico alle 14:45 in punto (ora italiana). Oltre al successo per la missione Test, la Crew Dragon ha riportato sulla Terra i materiali frutto di oltre 200 esperimenti portati a termine sull’ISS.
Le operazioni di discesa: mezz’ora di emozioni per la SpaceX
L’operazione di distacco dalla ISS ha richiesto 15 minuti e mezzo, dopo i quali la Crew Dragon si è messa in rotta verso l’atmosfera terrestre. La discesa della capsula è durata poco più di mezz’ora: frenata negli ultimi istanti dall’apertura dei paracaduti, si è conclusa con un tuffo nell’Atlantico tra gli applausi dei tecnici Nasa nella sala di controllo. Mentre la Crew Dragon si preparava alla sua discesa, al largo della costa della Florida era già in posizione la nave ‘Go Searcher’ della SpaceX, per il recupero in mare della capsula e dei quattro paracadute.
Il rientro ipersonico era una delle maggiori sfide, per la SpaceX di Elon Musk. Lo scudo termico della capsula ha una forma irregolare, e ciò avrebbe potuto causare instabilità nel passaggio in atmosfera. Musk aveva dichiarato che erano state compiute migliaia di simulazioni per questo aspetto, ma affrontarlo realmente può essere una cosa diversa. Si sarebbero potuti verificare dei problemi nell’apertura dei quattro paracadute che hanno frenato la capsula prima del contatto con la superficie dell’Oceano, o nel sistema che l’ha guidata nel punto previsto per l’ammaraggio.
A Luglio il primo volo con equipaggio della Crew Dragon
Come sappiamo l’unico passeggero della Crew Dragon, in questa missione, era un manichino munito di sensori, il tenente Ripley. I suoi sensori hanno permesso di monitorare le condizioni dell’interno della navicella mentre il suo scudo termico affrontava temperature fino a 1.600 °C.
Ora saranno effettuate una serie di verifiche, e se tutto sarà andato come previsto, sarà programmato il primo volo con equipaggio sulla capsula. Il volo, previsto per Luglio, avrà come equipaggio gli astronauti della NASA, Bob Behnken e Doug Hurley. I due lavorano già da tempo con SpaceX e sono ormai a conoscenza di ogni dettaglio sulla gestione della Crew Dragon e sulle sue procedure di sicurezza.
Una volta che la Crew Dragon sarà ritornata sulla Terra ferma, e dopo che saranno effettuate tutte le verifiche del caso, verrà preparata per un nuovo test. Si tratterà della prova di una procedura di emergenza. La capsula sarà lanciata dal Kennedy Space Center e, quando mancherà un minuto al decollo, momento in cui la pressione aerodinamica è al massimo, riceverà il segnale di interruzione di missione. Se la Crew Dragon riuscirà a staccarsi dal lanciatore in una delle situazioni più estreme, potrà farlo anche in situazioni meno complicate.
Con la SpaceX un grande ritorno USA
Il successo della missione Demo-1 di SpaceX, rappresenta l’inizio di una nuova era per la NASA, il ritorno alla possibilità di portare i suoi astronauti nello spazio. Come ha infatti dichiarato il direttore della NASA, Jim Bridenstine, “con l’arrivo della Crew Dragon alla Stazione Spaziale comincia una nuova generazione di voli spaziali. Congratulazioni per questo risultato che ci avvicina alla possibilità di far volare astronauti americani su razzi americani”.
Today’s successful splashdown of the @SpaceX Demo-1 #CrewDragon capsule after its mission to @Space_Station marked another milestone in a new era of human spaceflight. @Commercial_Crew is one step closer to launching American astronauts on American rockets from American soil. pic.twitter.com/9THTVlubiA
— Jim Bridenstine (@JimBridenstine) 8 marzo 2019