Curiosity è stato inquadrato dall’alto grazie agli scatti di MRO

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Durante la sua attività sul Pianeta rosso, il rover Curiosity è stato inquadrato dal suo “fratellastro” in orbita sopra la sua testa, il Mars Reconnaissance Orbiter. L’MRO ha infatti osservato Curiosity mentre attraversava una vasta distesa di argilla su Marte, nel bel mezzo del cratere Gale, durante i mesi di giugno e luglio 2019. La NASA ha appena pubblicato una foto dall’alto di Curiosity, intento ad attraversare la superficie marziana.

 

Curiosity procede nella sua missione, lento ma inesorabile

Per attraversare la zona, al piccolo rover della NASA sono state necessarie circa sette settimane. Nella foto pubblicata dall’agenzia spaziale stessa, il rover viaggia da un punto chiamato Woodland Bay, fino a Sandside Harbour, con tanto di tracce dei suoi cingoli ad evidenziarne il tragitto. Curiosity infatti è progettato per essere operativo fino ad esaurimento delle sue energie. Dopo aver esplorato quella regione, il rover continuerà la sua esplorazione e visiterà zone in cui si ritiene possano esservi tracce di ossigeno.

curiosity

La NASA ha poi rilasciato altre immagini scattate da MRO del lander InSight. InSight si trova a circa 600 chilometri di distanza da Curiosity. Dal momento che InSight sta scandagliando le profondità di Marte, la sua posizione non è stata frutto di una particolare scelta dalle caratteristiche della superficie in cui il lander doveva operare: l’unico requisito era una superficie relativamente liscia e priva di massi. L’immagine pubblicata dalla NASA mostra poi i due pannelli solari del lander, uno su ogni lato.

 

Anche InSight è stato “paparazzato” da MRO

La missione di InSight non è però andata secondo i piani, almeno fino a questo momento. Il SEIS, il dispositivo che serve a misurare i movimenti sismici del pianeta, in realtà funziona bene, ma l’altro strumento fondamentale per la riuscita della missione, la trivella chiamata Mole, è andato incontro a serie difficoltà. Mole è progettata per penetrare per diversi metri la superficie marziana e misurare il calore che fluisce dal nucleo del pianeta alla superficie. Ci sono stati molti ritardi, ma dopo mesi di stallo sembra che la trivella stia ricominciando a scavare.

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Il Mars Reconnaissance Orbiter monitorerà presto altri rover. La NASA lancerà il suo rover Mars 2020 il prossimo luglio e in parallelo, l’ESA e la Russia lanceranno il loro rover ExoMars durante lo stesso periodo. Anche la Cina sta per inviare un piccolo rover su Marte, nel 2020, non è da meno il Giappone, che prevede di lanciare un lander sul Pianeta rosso entro il 2022. Da ultimo, ma non certo per importanza, il Giappone progetta di intraprendere una missione di rientro per il satellite lanciato verso la luna marziana Phobos, chiamato Martian Moons Exploration.

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