I dinosauri hanno dominato la Terra per una lunga era, ma poi la loro estinzione ha aperto la strada a nuove tipologie di esseri viventi. Questi giganteschi animali sono scomparsi a causa di un asteroide 66 milioni di anni fa, uno staff del centro statunitense per gli studi atmosferici ha fatto luce sui fatti di quel periodo.
Si tratta con il più grande cataclisma con il quale il nostro pianeta abbia mai fatto i conti, i risultati dello studio, pubblicati su Proceedings of the National Academy of Science, ci forniscono nuovi interessanti dettagli. Scopriamoli insieme.
Dopo i dinosauri, due anni di notte
Un lavoro portato avanti in collaborazione con Università del Colorado e NASA, tramite simulazioni digitali è stato possibile ricostruire la situazione ai tempi di quella catastrofe.
Il primo settembre un asteroide passerà vicino alla Terra, 66 milioni di anni fa le cose sono andate decisamente peggio, zona di impatto nello Yucatan. Tonnellate di fuliggine hanno oscurato il sole per più di un anno e mezzo, una lunga notte ha abbracciato la Terra per quei mesi.
Ovvie le conseguenze sulla temperatura, calata in media di 16 gradi. Le piante non erano in grado di svolgere la fotosintesi e ciò vale anche per il fitoplancton, elemento fondamentale della catena alimentare marina. Senza fitoplancton, tante specie marine sopravvissute in un primo momento hanno finito per soccombere.
Danni su ampia scala, gli incedi hanno spazzato via una parte considerevole della vegetazione, possibili anche danni alla barriera di ozono, anche la radiazioni ultraviolette hanno giocato un ruolo fondamentale nell’estinzione di tante forme di vita. Parliamo di un asteroide ben diverso rispetto a quelli avvistati negli ultimi mesi, l’oggetto che ha condannato i dinosauri aveva un diametro di dieci chilometri.