Dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna, si dice. E nel mondo della scienza è ancora più vero. Einstein ad esempio affidava i propri calcoli alla moglie Mileva Maric, e senza di lei probabilmente non avremmo mai avuto la teoria della relatività. Allo stesso modo, il film “Il Diritto di Contare” racconta la storia di 3 donne afroamericane, Katherine Johnson, Dorothy Vaughn e Mary Jackson, che lavoravano alla Nasa in epoca pre-computer, e che svolgevano tutti i calcoli necessari a realizzare il programma spaziale “Apollo”. Proprio quello che ha mandato i primi uomini sulla luna.
Difficile immaginare quale possa essere lo svolgimento di una trama simile, se non si tiene conto del fatto che nel 1961, in Virginia, le donne che lavoravano venivano viste come degli “invasori” che rubavano il lavoro degli uomini, e che le persone di colore dovevano usare bagni differenti (ed alla nasa non c’erano bagni per persone di colore). Katherine Johnson ed il suo team sono state le prime donne a sfondare il “soffitto di cristallo” che separava le donne e le persone di colore dai ruoli di grande responsabilità.
Diretto dal semi esordiente Theodore Melfi, e con un cast che vanta, tra gli altri, Kevin Costner e Jim “Sheldon Cooper” Parson, “Il diritto di Contare” (“hidden figures” il titolo originale) è uscito nel 2016 in USA ed ha incassato più di La La Land. La stessa Michelle Obama ne volle una proiezione alla casa bianca, e l’ex presidente Barack Obama lo ha definito “straordinario e importante“. Il film è basato sul libro omonimo di Margot Lee Shetterly.
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Se non sapete cosa fare questa sera, andare al cinema e festeggiare la festa della donna, celebrando storia che ha del leggendario, potrebbe essere una buona idea.