Un team di ricercatori ha messo a punto un nuovo schermo LCD (Liquid Crystal Display) che consentirà ai produttori di soluzioni TV di realizzare pannelli con risoluzione triplicata e consumi praticamente dimezzati.
L’Università Centrale della Florida ha messo in mostra il lavoro di un gruppo di ricercatori resesi attivi nella realizzazione di un nuovo display LCD in grado di realizzare sistemi a basso consumo (dispendio energetico inferiore di oltre 40% rispetto alle soluzioni attuali) e con risoluzione di uscita triplicata a parità di diagonale rispetto agli attuali modelli in commercio.
Il fisico Shin-Tson Wu della University of Central Florida ha spiegato che:
I display attuali come gli Apple Retina raggiungono una densità attorno ai 500 PPI. Con la nostra nuova tecnologia sarà invece possibile ottenere una densità di 1500 PPI su schermi di dimensioni equivalenti.
A queste considerazioni si sono poi aggiunti i riferimenti alla necessità di prevederne un’implementazione che abbracci i nuovi campi interattivi della realtà virtuale, aumentata e mista, dove un fattore di risoluzione elevato si traduce in un’esperienza di utilizzo senza precedenti, visto e considerato che i contenuti appaiono decisamente nitidi anche a distanza molto ravvicinate.
L’utilizzo dei cristalli liquidi a fase blu utilizzano una tecnologia vecchia di un decennio ma decisamente valida in considerazione del fatto che la necessità di utilizzo si appositi filtri colore viene meno e con essi anche il dispendio energetico che si riduce ora di oltre 40%.
Secondo il ricercatore, inoltre, la risoluzione può essere triplicata in quanto i cristalli liquidi riportano tempi di risposta decisamente rapidi e di 10 volte superiori rispetto a quelli di tipo nematico. Ciò significa che ogni colore del LED viene inviato attraverso i subpixel del cristallino in tempi diversi ed in meno di un millesimo di secondo, offrendo così il triplo dei pixel rispetto alle soluzioni LCD nematiche a parità di diagonale utile.
Tramite i filtri colore il rosso, il verde e il blu sono generati tutti nello stesso tempo” spiega Wu. “Con i cristalli liquidi a fase blu invece possiamo utilizzare i subpixel per riprodurre tutti e tre i colori, ma in momenti diversi. Questo converte lo spazio in tempo, diminuendo lo spazio necessario di due terzi e quindi triplicando la densità
Al momento la tecnologia si trova ancora ad una fase primordiale, sebbene a detta di Wu i produttori potrebbero essere in grado di procedere alle prima implementazioni sui prototipi entro un anno. E voi che ne pensate di questa nuova tecnologia display LCD? Spazio ai commenti.
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