Sembra quasi un indovinello, una sfida alla capacità di trovare il modo per farlo: come fare in modo che anche i non vedenti assistano alla prossima eclissi totale di Sole? Un team di astrofisici ha deciso di fare qualcosa per rispondere a questa domanda.
Il professor Henry “Trae” Winter lavora per il Centro Harvard-Smithsonian. Racconta la sua difficoltà a descrivere un’eclissi ad uno dei suoi colleghi, non vedente, che collabora con lui al suo ultimo progetto: un’applicazione che fa proprio questo, ovvero “raccontare” un’eclissi a chi non può vederla.
“Volevamo che le persone non vedenti e visivamente compromesse potessero avere lo stesso senso di soggezione di tutti gli altri“, ha detto il dottor Winter. Che, insieme al suo team, e sostenuto da una borsa di studio della NASA, hanno trascorso quattro mesi a sviluppare “Eclipse Soundscapes”.
L’applicazione sa esattamente quando inizierà l’eclissi e per quanto tempo durerà, ovunque ci si trovi e quando arriva il momento cruciale. In questo momento, lancerà una descrizione audio in tempo reale dello spettacolo cosmico. “Non voglio che le persone siano lasciate fuori, non mi piace affatto“, ha dichiarato Winter.
L’applicazione dispone anche di una mappa che consente agli utenti di sentire e ascoltare il fenomeno mentre le dita premono contro le immagini delle eclissi precedenti. Le aree scure come la Luna sono quasi silenziose e con vibrazioni morbide. Nel frattempo, le fasce di luce solare che splendono dietro il satellite emettono rumori più alti con tremori più intensi. Toccare le parti ancora più brillanti produce frequenze ancora più alte: un’esperienza che il professor Winter dice che gli utenti sembrano apprezzare. “I loro volti si illuminano. Non sono abituati a qualcosa ideata per loro.”
L’applicazione gratuita è stata scaricata oltre 15.000 volte da quando è stata lanciata giovedì scorso.