Ormai non ci si dovrebbe più stupire del genio di Einstein. Non è la prima volta che una sua teoria viene confermata al giorno d’oggi, o che comunque che alcuni suoi aspetti vengono riprodotti fedelmente. Di recente è stata scattata una foto in bianco e nero che mostra delle forme spettrali simili all’occhio umano. Cos’è questa immagine? Si tratta della prima fotografia di entanglement quantistico il quale è anche detto l’accoppiamento spettrale di particelle.
Ecco una dichiarazione di Paul-Antoine Moreau, un fisico dell’Università di Glasgow che ha lavorato a tale progetto: “L’immagine che siamo riusciti a catturare è un’elegante dimostrazione di una proprietà fondamentale della natura, vista per la prima volta sotto forma di immagine“. L’uomo, insieme al proprio team, hanno pubblicato i risultato della loro ricerca il venerdì appena passato sulla rivista Science Advances.
La teoria di Einstein: la fotografia di entanglement quantistico
La basa di questa teoria è esistono due particelle minuscole le quali possono essere accoppiate e separate e nel momento in cui succede quest’ultimo caso rimane comunque una traccia della precedente connessione. Questo fa sì una particella separata da anni di luce di distanza da un’altra assuma lo stato opposto della particella gemella.
L’impigliamento che avviene tra le due particelle è stato fotografato per la prima volta sfruttando un raggio laser ultravioletto. Da quest’ultimo sono usciti dei fotoni i quali sono passati attraverso un cristallo noto per essere in grado di far impigliare tali particelle. Successivamente il fascio di luce è stato separato grazie ad un vetro e così facendo alcuni dei fotoni impigliati si sono separati.
Uno dei due fasci che si sono creati è passato attraverso un filtro che limita i fotoni ad una fase specifica mentre l’altro è passato attraverso il raggio d’azione di una fotocamera con scatto ad alta velocità. Il sensore di questo dispositivo era stato impostato perché scattasse solo nel momento del rilevamento da parte di due sensori del passaggio contemporaneo di due fotoni “entangled”. Il risultato è l’immagine che vede qua sopra.