La prima colonia umana su Marte vivrà utilizzando “cupole di vetro”, secondo una recente affermazione di Elon Musk, CEO di SpaceX. L’imprenditore miliardario, che questa settimana è diventata la terza persona più ricca del mondo, ha spesso parlato della sua ambizione di viaggiare su Marte durante la sua vita e trasformare l’umanità in una specie multi-planetaria.
Stando ad un suo tweet, i primi coloni del Pianeta Rosso vivranno in habitat temporanei prima che si cerchi una soluzione più radicale per rendere il pianeta più accessibile. Musk ha anche riferito che spera di popolare Marte con un milione di persone entro il 2050. Al fine di rendere il pianeta più abitabile, Musk ha intenzione di sottoporre il pianeta marziano ad un processo noto come terraformazione. Ciò implica far saltare il pianeta con armi termonucleari sui poli per far sciogliere le calotte glaciali e indurre un riscaldamento accelerato per rendere confortevole la vita degli umani sul pianeta.
Elon Musk ha proposto per la prima volta la terraformazione come un modo praticabile per accelerare l’abitabilità di Marte nel 2014. Il CEO ha elaborato anche un secondo metodo più lento che consiste in un sistema di specchi giganti posizionato in orbita attorno a Marte per riflettere la luce solare sulla superficie.
Colonizzare Marte da ogni costo
La sua speranza di trasformare Marte in un pianeta abitabile è nata l’anno scorso quando uno studio pubblicato su Nature Astronomy ha affermato che “terraformare Marte non è possibile utilizzando la tecnologia odierna”. Eppure imperterrito, Musk sul suo profilo Twitter continua a mostrare un’immagine del processo di terraformazione. SpaceX presenta persino una maglietta con lo slogan “Nuke Mars” (letteralmente “Bombardiamo Marte”) nel suo shop online.
SpaceX ha anche dato la priorità allo sviluppo del suo veicolo spaziale Starship diretto su Marte, che è stato costruito per trasportare fino a 100 persone nel Sistema Solare. All’inizio di quest’anno, Musk ha affermato che Starship è la “massima priorità” dell’azienda, scrivendo in un’e-mail a livello aziendale che i progressi servono ad accelerare l’ambizioso obiettivo di inviare i primi esseri umani su Marte prima del 2030.
Ph. Credit: NASA