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Facebook ci studia: ecco come “ridono” gli utenti

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Da quando Facebook è approdato nelle nostre vite, ogni cosa è cambiata, dal modo di stringere amicizie, ai modi di comunicare fino ai modi di partecipare ad un evento. Tra queste abitudini, il modo di ridere è un protagonista assoluto, questo almeno è quanto rivelano i dati raccolti da un team di ricercatori del social network più usato nel mondo. Se, infatti, pensavate che la vostra preferenza nello scegliere la risata da utilizzare in rete fosse del tutto casuale, è arrivato il momento di ripensarci.

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A partire dal mese di maggio, i ricercatori di Zuckerberg hanno analizzato tra i milioni di utenti presenti su Facebook quali fossero l’espressioni più usate per esprime una risata. Il vincitore è stato il comune “haha” seguito dalle emoji sorridenti. Da questi risultati, Facebook ha voluto approfondire ulteriormente i dati ottenuti, cosi rivela un membro del team:

“Età, sesso e posizione geografica hanno un ruolo importantissimo nel determinare il tipo di risata e la sua relativa durata. I giovani e le donne preferiscono le emoji, mentre gli uomini sono tipi da heheh molto lunghi. Gli abitanti di Chicago e New York scelgono le emoji, mentre a Seattle e San Francisco si va di hahahah.”

La maggior parte delle persone sono solite utilizzare un solo tipo di risata, mentre circa il 20% degli utenti mondiali si sbizzarriscono tra due metodi differenti. Le due risate più utilizzate sono il “hehe” e il “haha” di diversa lunghezza, in base al grado di simpatia che la battuta, la foto o il video abbia suscitato. Si è evidenziato anche che utenti che sbagliano nell’alternare le “h” con le vocali, interpretino la battuta non cosi divertente di quanto vogliono dare a vedere, e il fatto di sbagliare l’ordine dimostrerebbe uno scarso interesse.

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In realtà ogni tipo di risata nasconde dietro di un particolare tipo di significato. La scelta più comune è il “hahaha” da sei lettere, che può o non terminare con la “s” nel caso si voglia sottolineare risate più lunghe. Molto comune è anche la scelta di utilizzare risate formate da un numero di lettere dispari. Il “lol” dal canto suo esce sempre da solo, mai accompagnato, anche se si sono notate alcuni rari ed esemplari di “lolz” e “loll”, probabilmente legati ad errori di battitura.

Per quanto riguarda le emoji, sono utilizzate per il 50% delle volte ed è abbastanza raro vedere utenti che usano 5 emoji identiche in modo consecutivo. Secondo lo studio, infine, è possibile che gli smile possano essere una rappresentazione concisa delle varie forme di risata.

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Gianluca Belloni
Gianluca Belloni
Influencer, Blogger e Studente di Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, appassionato di tecnologia, web marketing, fotografia, viaggi e lifestyle. Ho iniziato a lavorare con internet nel 2012 quando ho acquistato il mio primo MacBook, ma la mia passione per le cose da "nerd" nasce quando ero bambino. Mi piace condividere le mie idee e opinioni riguardo ciò che mi appassiona, ma soprattutto restare informato e informare sulle ultime novità in campo tecnologico.

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